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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Portello / Lungargine del Piovego, 51

Spacciatori e clandestini, i carabinieri mettono a segno due arresti e sei denunce

Traffico di stupefacenti, ingresso illegale in Italia, ma anche guida in stato di ebbrezza e inottemperanza all'allontanamento sono le accuse mosse a otto persone controllate

É di 73 persone e 52 veicoli controllati il bilancio dell'operazione che giovedì sera ha impegnato per sei ore i militari della compagnia dei carabinieri di Padova. Due gli arresti e sei le denunce, in particolare per reati legati allo spaccio di droga e nei confronti di clandestini.

Le verifiche dei carabinieri contro spaccio e clandestinità

Spacciatori

Due le zone passate al setaccio dalle pattuglie, che si sono concentrate sulla zona di San Carlo e sul lungargine del Piovego in zona Portello. Undici grammi di marijuana e 50 euro in contanti appena racimolati vendendo altre dosi sono costati l'arresto a Habib Ndong. Il 28enne senegalese irregolare ha passato la notte nelle camere di sicurezza della caserma in attesa di essere giudicato per direttissima venerdì. Stessa accusa, ma con una denuncia al posto dell'arresto per un 17enne libico, anch'egli irregolare. Fermato in via Moroni aveva con sé cinque grammi di hashish e 260 euro. Denunciato per detenzione a fini di spaccio, è poi stato affidato a una comunità protetta.

Consumatori segnalati

Nell'ambito delle verifiche sul traffico di droga sono stati segnalati alla prefettura come assuntori di stupefacente due giovani. Un 26enne italiano di Villafranca trovato con una dose di cocaina e un 20enne marocchino di Padova che aveva un grammo di marijuana. Controllando la viabilità è stata fermata l'auto di un 41enne di Matera, denunciato per guida in stato di ebbrezza perché sorpreso al volante con un tasso alcolemico di 0,88 g/l.

Clandestini ed espulsi

É finito al Due Palazzi il 37enne napoletano Armando Torre, arrestato perché gravato da un ordine di carcerazione per una serie di furti commessi a Napoli lo scorso anno. Denunciato il 21enne romeno C.I.S., a cui a dicembre era stato imposto il divieto di ritorno a Padova per tre anni che il ragazzo senza fissa dimora non ha rispettato. Stessa sorte per il 27enne pakistano C.A., che era invece stato espulso lo scorso settembre ma non ha abbandonato il Paese. Ed è di ingresso clandestino in Italia l'accusa addebitata a due 26enne tunisini, L.R. e F.S.

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