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Controlli, espulsioni e riaperture in questura: riparte l'attività di alcuni uffici

La questura di Padova traccia un bilancio delle attività di controllo svolte nelle ultime settimane e annuncia la parziale riapertura al pubblico degli uffici immigrazione e passaporti

Da lunedì saranno nuovamente fruibili per alcuni servizi l'Ufficio passaporti e l'Ufficio immigrazione. Nel frattempo proseguono le verifiche quotidiane svolte in collaborazione con le altre forze dell'ordine.

Riaperture

Dal 18 maggio vanno verso la riapertura sia l'Ufficio immigrazione che l'Ufficio passaporti a cui si potrà accedere su appuntamento e muniti dei dispositivi di protezione individuale obbligatori. L'Ufficio immigrazione contatterà coloro che devono ritirare il permesso di soggiorno per comunicare orario e data dell'appuntamento. I permessi scaduti negli ultimi mesi in concomitanza con l'allerta sanitaria sono invece tacitamente rinnovati fino al 31 agosto. Analoga sarà la riapertura dell'Ufficio passaporti che contatterà i cittadini che avessero richiesto il documento prima dell'emergenza Coronavirus e che saranno chiamati a ritirarlo, mentre gli operatori sono sempre attivi per le questioni d'urgenza come la necessità del passaporto per recarsi all'estero per lavoro o motivi sanitari.

Controlli ed espulsioni

Sul territorio proseguono a ritmo serrato i controlli disposti dalla prefettura che ogni giorno impegnati circa cento uomini tra personale della polizia, dei carabinieri, della polizia locale e della guardia di finanza. Occhi puntati sugli assembramenti e il rispetto delle normative anti contagio, ma anche sui reati e il degrado nelle aree più sensibili della città. Negli ultimi venti giorni la polizia ha controllato oltre 1.500 persone, denunciandone una trentina. Oltre 80 sono stati gli ordini di espulsione, incluso quello che ha colpito un giovane spacciatore tunisino clandestino, che peraltro era anche stato attenzionato per una sospetta ma lieve vicinanza all'Islam radicale. Il ragazzo a causa del suo stati di clandestinità è stato scortato al centro per il rimpatrio di Gradisca d'Isonzo. Lunedì sera in via Trieste è inoltre stato denunciato un uomo senegalese scoperto con addosso 12 grammi di marijuana.

Biciclette

Prosegue anche la ricerca dei legittimi proprietari delle decine di biciclette di provenienza sospetta sequestrate nelle ultime settimane. Le immagini dei mezzi a due ruote sono in fase di pubblicazione sui siti e i canali social della questura e chi dovesse riconoscerne qualcuna di sua proprietà dovrà inviare una e-mail allegando la denuncia di furto e possibilmente una fotografia per attestarne il possesso e vedersi fissare un appuntamento per la riconsegna.

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