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Cronaca

Microcriminalità, il resoconto di 3 mesi di controlli. Fusiello: «Dopo le due di notte libereremo la Gran Guardia»

In 90 giorni polizia, carabinieri, Guardia di finanza e polizia locale hanno arrestato 27 persone e sequestrato 7 chili di droga. È guerra anche agli assembramenti nelle piazze, dove i controlli saranno rinforzati

Sono stati 90 giorni intensi e di lavoro interforze tra polizia, carabinieri, Guardia di finanza e polizia locale. Le operazioni di contrasto alla microcriminalità hanno portato all’arresto di 27 persone e a sanzioni per un valore complessivo di 50 mila euro. Novità anche sul fronte degli assembramenti: «Dopo le due di notte, quando i locali chiudono, polizia, carabinieri e polizia locale libereranno i gradini della Gran Guardia di piazza dei Signori», ha detto il Questore Isabella Fusiello.

I risultati

Tra il 20 aprile e il 23 luglio Padova è stata oggetto di controlli a tappeto. La città è stata divisa in macro-aree, seguendo anche le tante segnalazioni dei cittadini: quelle che hanno richiesto un lavoro maggiore sono Stanga, Arcella, stazione e piazza De Gasperi. Nel corso delle operazioni sono state identificate 11.479 persone, di cui 210 sono state accompagnate negli uffici delle forze dell’ordine e altre 70 sono state denunciate per i reati più diversi, soprattutto spaccio e furto. Su altre 25.762 persone è stato verificato il rispetto delle normative anti-contagio. Sono stati sequestrati un totale di 7 chili di droga nei diversi interventi (come quello in via San Francesco o quello all'Arcella). Sono 27 gli arresti e 256 espulsioni (di queste due erano in capo alla Digos) oltre a 10 accompagnamenti ai centri di identificazione ed espulsione, 5 misure alternative, 234 con ordine del Questore e 4 del Prefetto. Due soggetti sono stati accompagnati alla frontiera ed è stato allontanato anche un cittadino comunitario. La Pasi (Divisione polizia amministrativa, sociale e dell’immigrazione) ha lavorato con l’Usl 6 a 137 ispezioni: 63 a bar e ristoranti, 6 a circoli privati, 38 a esercizi di vicinato, 12 ad altri esercizi commerciali, 6 a strutture ricettive e 2 a istituti di vigilanza. Nel complesso sono stati indagati 6 soggetti, chiusi 4 circoli per diversi illeciti e altri 8 per inosservanza delle norme anti-contagio e sono state emesse 8 sanzioni per un totale di 23.200 euro. Tra multe di vario genere e sequestri di merce si parla di un valore di circa 50 mila euro. Ma gli interventi delle forze dell’ordine si sono concentrate anche sull’aspetto sociale. Un anziano con problemi di deambulazione è stato aiutato nell’acquisto di una mascherina, così ha potuto andare a trovare il figlio in ospedale, e ancora gli agenti hanno aiutato un’infermiera la cui batteria dell’auto si era scaricata.

Il Questore

Il Questore Isabella Fusiello ha posto l’accento sull’importanza di lavorare sul territorio: «Ho incontrato i cittadini nei diversi quartieri e tutti chiedono la stessa cosa: vogliono le forze dell’ordine sul territorio, così si sentono sicuri. È chiaro che questi servizi continueranno. Il nostro lavoro non si è risolto solo nel pattugliamento di strade e piazze ma abbiamo anche perquisito e controllato esercizi commerciali rivelatisi ricettacolo di pregiudicati, che utilizzavano quei locali come luogo dove nascondere sostanze stupefacenti. La chiusura è un provvedimento che tutela anche il titolare da queste situazioni, perché si allontanano i soggetti pericolosi». Se nel periodo di lockdown i reati erano calati, ora hanno ripreso a crescere ma, assicura Fusiello, «riusciamo a star dietro ai criminali. Stiamo avendo un grosso aiuto dai cittadini che aiutano a indirizzare il nostro lavoro. Riceviamo diversi esposti soprattutto nelle periferie dove appartamenti vengono dati in affitto a persone che disturbano la quiete pubblica: per esempio, l’altra notte siamo intervenuti in un appartamento dove si sono radunati 20 nigeriani, creando allarme e disagio nelle persone che l’indomani dovevano alzarsi presto per andare a lavorare». Non ci si dimentica nemmeno dei famigerati assembramenti che andrebbero evitati e che procurano molto lavoro alle forze dell’ordine. «Le situazioni più critiche si verificano nelle piazze – dice il Questore – Per questo le nostre pattuglie con carabinieri e polizia locale dopo le due provvederanno a liberare la Gran Guardia di piazza dei Signori. Dobbiamo mantenere alta l’attenzione, il virus non è scomparso, è presente e rispettare le regole, indossare la mascherina e continuare con il distanziamento aiuterà a salvaguardare non solo la salute pubblica ma anche l’economia. Tutti ci auguriamo che nei prossimi mesi non ci sia une recidiva, altrimenti andremo incontro a periodi critici. E potrebbero formarsi tensioni sociali che dovranno essere gestite con senso di responsabilità e non con la violenza».

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