Lavoratori in nero o clandestini, "pubblicità porta a porta" e "volantinaggio" nel mirino
L'operazione ha visto impiegati più di venti militari e undici ispettori: sono stati controllati 6 datori di lavoro e identificati 46 lavoratori, di cui 24 sono stati oggetto di accertamento
Il 4 maggio scorso, i militari del comando provinciale dei carabinieri di Padova, quelli del nucleo Ispettorato lavoro e gli ispettori della Direzione territoriale del lavoro hanno svolto un controllo congiunto per verificare la regolarità dell’impiego della manovalanza nel settore della distribuzione della pubblicità "porta a porta", il cosiddetto volantinaggio. L’operazione ha visto impiegati più di 20 militari e 11 ispettori, e ha consentito di controllare 6 datori di lavoro e di identificare 46 lavoratori del settore, di cui 24 sono stati oggetto di accertamento sotto il profilo lavoristico.
LAVORATORI CLANDESTINI. L’attività di verifica, tuttora in corso, ha consentito di deferire in stato di libertà K.G., indiana di 36 anni, titolare della ditta “DG Pubblicità”, con sede a Torri di Quartesolo (Vicenza), e K.K., indiana, titolare dell’omonima ditta individuale, con sede a Pordenone, per impiego di lavoratori clandestini. I controlli effettuati hanno permesso di acquisire "inconfutabili elementi di reità" a carico delle due donne, alle cui dipendenze lavoravano cittadini irregolari sul territorio nazionale. Nel medesimo contesto, sono stati deferiti in stato di libertà due cittadini indiani ed uno pakistano, entrambi irregolari sul territorio nazionale.
LAVORO NERO. Nel corso dell'attività sono state ispezionate quattro ditte: cinque i lavoratori in nero, di cui tre senza permesso di soggiorno; due i dipendenti impiegati irregolarmente con voucher; quattro quelli con irregolarità per quanto riguarda le ore dichiarate. Tali irregolarità saranno segnalate ai competenti Enti previdenziali per il recupero di contributi e premi evasi.
