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Cronaca Stazione / Piazzale Stazione

Controlli in stazione a Padova: un arresto per spaccio di metadone e un'espulsione

Attività in borghese della polizia ferroviaria nell'area dello scalo ferroviario cittadino

Nel pomeriggio di mercoledì, alcuni agenti della polizia ferroviaria di Padova hanno effettuato degli appostamenti in borghese nelle vie adiacenti alla stazione. Durante l'attività, in contrasto allo spaccio nelle vie Bixio e Cairoli, in viale Codalunga e in piazzale Stazione, la polfer ha sorpreso un egiziano di 36 anni, residente ad Abano Terme e in possesso dal 2016 di un permesso di soggiorno a tempo illimitato, a spcciare in piazzale Stazione.

ARRESTO PER SPACCIO. Intorno alle 18, la polizia ferroviaria ha notato e seguito una persona conosciuta come tossicodipendente vista avvicinare più persone alle quali sembrava porgere delle richieste, fino a quando, ad essere avvicinato, è stato lo straniero di origine egiziana, al quale, dopo un brevissimo dialogo, ha consegnato dei soldi (10 euro). Gli agenti, in appostamento, hanno visto quest’ultimo recuperare da un anfratto erboso un flacone, risultato poi contenere metadone, e versarne un certo quantitativo nel tappo, che fungeva da bicchierino. La persona tossicodipendente dopo averlo bevuto si è quindi allontanata. Gli agenti a quel punto sono intervenuti bloccando entrambi e, da un controllo del luogo, sono riusciti a recuperare due flaconi di metadone e 30 grammi di hashish già suddiviso in più parti. La sostanza è stata tutta sequestrata, così come i soldi (circa 200 euro) trovati in possesso dell'egiziano, arrestato per detenzione e spaccio di stupefacenti.

ESPULSIONE DALLO STATO. All’interno della stazione, inoltre, a seguito di controlli effettuati sui passeggeri in transito, è stato identificato un cittadino albanese di 50 anni, il cui ultimo domicilio risultava a Castelfranco Veneto (Treviso). Da un controllo in banca dati, l'uomo è risultato gravato dalla misura di sicurezza dell’espulsione, emessa dal tribunale di Treviso nel 2001. Da quella data si era però sempre reso irreperibile fino al controllo di mercoledì. La misura era stata emessa dall’autorità giudiziaria a seguito di un giudizio di pericolosità sociale, dal momento che lo stranieto era gravato da numerosi precedenti penali contro il patrimonio e contro la persona. Pertanto, pur trattandosi di cittadino comunitario, nei suoi confronti è stata emessa la misura di sicurezza dell’espulsione dal territorio dello Stato e, in collaborazione con l’Ufficio Immigrazione della Questura di Padova, l'albanese è stato coattivamente accompagnato allo scalo aeroportuale di Fiumiucino (Roma), dove è stato imbarcato sul primo volo in partenza per Tirana alle ore 22.

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