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Cronaca Piazze / Via Trieste

Verifiche nei bivacchi lungo il Piovego: in nove mesi controllate 16mila persone

Operazione straordinaria degli uomini della questura sulle sponde del canale a due passi dai giardini dell'Arena dove sostano decine di stranieri: dieci saranno espulsi

Su disposizione del questore, la polizia ha svolto un'intensa attività di controllo lungo il Piovego nella giornata di giovedì, con quattro denunce, quattro persone avviate al rimpatrio e altre sei colpite da decreto di espulsione.

L'operazione

L'attività è partita dopo l'avvistamento nei giorni scorsi di numerosi bivacchi lungo il corso del canale, frequentati da un gran numero di stranieri per lo più irregolari. Con un'operazione ad ampio raggio la zona è stata chiusa da un gruppo di agenti scesi sul lungargine da via Trieste e un altro dalla passeggiata Miolati. Per evitare fughe è stata anche impiegata un'unità fluviale che ha pattugliato le acque. Imponente il numero di uomini in campo, con le Volanti, la Squadra mobile, i Cinofili, l'Ufficio immigrazione. In loro supporto anche il Reparto prevenzione crimine, il secondo Reparto mobile e la polizia locale.

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Controlli ed espulsioni

Partendo da via Gozzi gli agenti hanno passato al setaccio tutta l'area verde lungo il canale identificando 64 stranieri, soprattutto africani provenienti da Tunisia e Nigeria. Quattro, non in regola con i permessi di soggiorno, sono stati denunciati. Peggio è andata ad altri 15, portati in questura per accertamenti. 10 di loro dovranno lasciare il Paese. Quattro nigeriani sono stati portati al centro per il rimpatrio di Brindisi per essere espulsi, perché oltre a essere irregolari hanno precedenti per spaccio e furti. Altri sei invece dovranno lasciare autonomamente l'Italia entro cinque giorni, perché colpiti da decreto di espulsione. Sotto un bidone dei rifiuti sono stati scoperti e sequestrati due etti di marijuana.

I numeri da inizio anno

La polizia ha anche reso noti i numeri delle operazioni condotte da gennaio in città, dove sono quasi 16mila gli stranieri identificati, a 786 dei quali è stato revocato il permesso di soggiorno. 243 quelli indirizzati fuori dall'Italia: 25 sono stati portati alla frontiera perché muniti di passaporto valido, altri 133 hanno invece avuto l'ordine di lasciare la penisola entro cinque giorni. Infine 85 persone sono state accompagnate dagli agenti nei centri di rimpatrio.

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