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Cronaca

Live - Coronavirus: morto Adriano Trevisan, altri 9 casi accertati a Vo'. Università chiuse

L'emergenza in tutta la regione è iniziata nel pomeriggio di venerdì. In serata aperta l'unità di crisi. I primi due casi a Vo', decine le chiamate agli ospedali

Il primo morto italiano di Coronavirus è un uomo padovano di 77 anni. La notizia è giunta nella tarda serata di venerdì. Si tratta di Adriano Trevisan, 77 anni, padre dell'ex sindaca Vanessa Trevisan. Nella giornata di venerdì due pazienti affetti dal Coronavirus sono stati isolati all'ospedale di Schiavonia, uno era proprio il 78enne deceduto. L'altro è ricoverato a Padova. La situazione è in continua evoluzione. In sei comuni della provincia di Padova le scuole resteranno chiuse. La giornata di venerdì ha segnato l'ufficialità per i primi due casi di Coronavirus. A questo link tutte le informazioni.

L'emergenza ora per ora

Ore 23.30 - Governo, decreto straordinario: Vo' "sigillata" per quindici giorni, non si potrà entrare o uscire

Ore 20.20 - Queste, invece, le disposizioni per gli Ospedali Riuniti Padova Sud:

“L’accesso alla struttura ospedaliera è momentaneamente vietato; Tutta l’attività programmata è tassativamente sospesa (attività chirurgica, donazione, prelievi, attività ambulatoriale ecc.); A tutto il personale in servizio presso la struttura ospedaliera si dovrà: misurare la temperatura, valutare eventuali sintomi presenti, effettuare il tampone per la ricerca del COVID-19; attendere l’esito del tampone (circa tre ore):

A) In presenza di sintomi e tampone positivo attivazione del 118 per il ricovero in malattie infettive,
B) In assenza di sintomi e tampone positivo isolamento ospedaliero (presso il reparto del day surgery),
C) In assenza di sintomi e tampone negativo isolamento fiduciario presso la propria abitazione o presso l’ospedale (su richiesta del dipendente);
D) Il personale deve indossare i DPI prima di eseguire i tamponi ai pazienti;
E) A tutti i dipendenti deve essere eseguito il tampone e adottata la procedura di cui sopra,
F) Nel caso il tampone risulti negativo dovrà essere ripetuto dopo due giorni a tutti i
dipendenti dei reparti /servizi dove i pazienti dei casi indice sono transitati.

A tutti i pazienti ricoverati dovrà essere eseguito il tampone per la ricerca del COVID -19; Ai pazienti ricoverati nei reparti non interessati dai percorsi dei casi indice, prima della dimissione dovrà essere effettuato il tampone; I pazienti ricoverati nei reparti di transito/soggiorno dei casi indice non possono essere dimessi prima del termine del periodo di osservazione; Tutti gli utenti presenti in ospedale dovranno essere sottoposti a tampone con analogo protocollo previsto per i dipendenti”.

Ore 20.15 - Diramata l’ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza, redatta d’intesa con il presidente della Regione Veneto, per fronteggiare l’emergenza sanitaria del coronavirus  e contenente le misure previste per i Comuni del Veneto, in particolare per le aree interessate dai focolai del coronavirus. Queste le disposizioni per il Comune di Vo’ (Pd)

1) Sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche, di qualsiasi natura, comprese le cerimonie religiose;
2) Sospensione di tutte le attività commerciali, ad esclusione di quelle di pubblica utilità e dei servizi essenziali di cui agli articoli 1 e 2 della legge 12 giugno 1990, n.146, fatto salvo quanto disposto nei punti successivi;
3) Sospensione delle attività lavorative per le imprese del comune sopraindicato, ad esclusione di quelle che erogano servizi essenziali tra cui la zootecnia, e di quelle che possono essere svolte al proprio domicilio (quali, ad esempio, quelle svolte in telelavoro);
4) Sospensione dello svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori residenti nel comune sopraindicato, anche al di fuori dell’area indicata, ad esclusione di quelli che operano nei servizi essenziali;
5) Sospensione della partecipazione ad attività ludiche e sportive per i cittadini residenti nel predetto comune indipendentemente dal luogo di svolgimento della manifestazione;
6) Sospensionedeiservizieducatividell’infanziaedellescuolediogniordineegradonelcomune sopraindicato;
7) Sospensione della frequenza delle attività scolastiche e dei servizi educativi da parte della popolazione residente nel comune sopracitato, con l’esclusione della frequenza dei corsi telematici universitari;
8) Interdizione delle fermate dei mezzi pubblici nel comune sopra indicato.

Ore 19.15 - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Desidero esprimere riconoscenza ai medici, al personale sanitario, ai ricercatori, alle donne e agli uomini della Protezione civile e delle Forze armate, a quanti in questi giorni si stanno impegnando – con abnegazione e generosità - per fronteggiare e arginare il rischio di diffusione del coronavirus. Il Ministero della Salute e le Regioni con territori in cui sono presenti casi di contagio stanno operando con tempestività e hanno approntato i protocolli necessari ad affrontare l’emergenza, potendo contare su un sistema sanitario in grado di reagire con efficacia. Questa richiede anche la piena collaborazione di tutta la popolazione secondo le indicazioni delle autorità sanitarie. Sono vicino a quanti sono stati colpiti e alle loro comunità che vivono momenti di comprensibile ansia. Rivolgo un pensiero alle due vittime ed esprimo solidarietà ai loro familiari. Confido che senso di responsabilità e unità di impegno assicurino la migliore e più efficace risposta a tutela della salute dei nostri concittadini».

Ore 18.30 - Scrive su Facebook Giovanna Rossi, sindaco di Selvazzano Dentro: «Domani alle ore 11 siamo stati convocati a Palazzo Santo Stefano (sede della Provincia di Padova) per fare il punto della situazione»

Ore 18.15 - In programma alle ore 18.30 un Consiglio dei Ministri straordinario per l'emergenza Coronavirus.

Ore 18.00 - Vi raccontiamo la storia di Michele, messosi autonomamente in quarantena insieme alla famiglia per senso civico.

Ore 17.30 - Riceviamo e pubblichiamo questa nota della Diocesi di Padova a firma don Giuliano Zatti, vicario generale: «Alla luce della situazione che si è creata con la diffusione del Coronavirus in alcune zone del proprio territorio, la Diocesi di Padova è in contatto con le competenti Autorità pubbliche al fine di applicare responsabilmente le disposizioni di protezione emanate per le comunità interessate e quelle di preventiva cautela riguardanti l’intero territorio. Qualora ci fossero delle Ordinanze comunali che adottino provvedimenti ufficiali, i parroci e i responsabili delle diverse realtà parrocchiali vi si atterranno rigorosamente, anche se si trattasse – ove richiesto – di tenere chiuse le chiese, sospendendo le celebrazioni. Nelle parrocchie situate nel comune di Vo’, finora indicate dalle Autorità, non saranno possibili celebrazioni pubbliche, nemmeno domenicali. I fedeli ivi residenti sono dispensati dal precetto di partecipare alla Santa Messa e si raccomanda loro, personalmente o in famiglia, di dedicare un tempo adeguato alla preghiera. La stessa raccomandazione è per le comunità che fossero raggiunte da simili provvedimenti delle rispettive Autorità civili. In merito alla sospensione delle attività delle Scuole materne o dei Nidi integrati, si fa presente che l’eventuale provvedimento di chiusura (per il quale sono competenti la Prefettura o il Sindaco) deve essere messo specificamente per iscritto. Per quanto riguarda le celebrazioni liturgiche nelle comunità non interessate da restrizioni, si suggerisce di osservare le normali attenzioni sanitarie più volte ribadite e di provvedere alla distribuzione dell’Eucaristia sulla mano, a titolo prudenziale, con senso di realismo e senza creare inutili allarmismi. La presente Nota si applica su tutto il territorio diocesano»

Ore 17.00 - La comunicazione dell’Università degli Studi di Padova a firma Rosario Rizzuto: «Care colleghe e cari colleghi docenti e del personale tecnico e amministrativo, care studentesse e cari studenti, abbiamo avuto ieri ed oggi la notizia di diversi casi di infezione da Coronavirus 19nCoV nella nostra provincia, una evoluzione che richiede grande attenzione e misure appropriate. Invito innanzitutto l’intera comunità accademica a seguire con grande scrupolo le prescrizioni che l’unità di crisi regionale ha emanato, ed emanerà sulla base della evoluzione del contagio. Invito inoltre a estendere la vigilanza attiva che questo Ateneo ha messo in atto sin dall’esordio della malattia in Cina. In particolare, resta attivo il numero di cellulare 335/1008877 cui la comunità accademica può rivolgersi per informazioni o per eseguire il test diagnostico di infezione, in presenza di sintomi (febbre e tosse) o nel caso di potenziale contatto con soggetti portatori (non più quindi limitato ai viaggiatori di ritorno dalla Cina). Negli altri casi, si raccomandano le seguenti misure di prevenzione (nota OMS e linea indirizzo MUR): lavare spesso le mani con acqua e sapone o gel disinfettanti; quando si tossisce o starnutisce, coprire la bocca e il naso con il gomito o fazzoletto usa e getta, lavandosi poi le mani; evitare il contatto con chiunque abbia febbre e tosse. Riguardo alle attività accademiche, al fine di ridurre le possibilità di contagio ed agevolare gli studenti che abbiano difficoltà di spostamento, si dispone di rinviare alla settimana successiva gli esami già programmati per la settimana entrante, garantendo che date e scadenze del calendario accademico saranno adeguate di conseguenza. L’Ateneo è in continuo contatto con l’unità di crisi e con i ministeri competenti, e provvederà ad aggiornare le misure oggi vigenti sulla base dell’evoluzione del contagio. Il Rettore, Prof. Rosario Rizzuto»

Ore 16.45 - Questa la nota del sindaco Sergio Giordani diffusa pochi istanti fa: «Tutte le autorità competenti sono incessantemente al lavoro e quindi premetto e ribadisco anzitutto l’appello alla cittadinanza a non farsi cogliere dal panico bensì di attenersi alle semplici regole preventive che ci giungono dall’unità di crisi regionale e che già da oggi come Amministrazione Comunale di Padova stiamo diffondendo in varie forme per garantirne la massima conoscenza. Ciò detto, poiché nelle linee guida diramate oggi dalla Regione Veneto, tra gli altri punti, l’ultimo recita “Qualora non necessario, evitare luoghi chiusi e di aggregazione” ho ritenuto per prudenza di disporre il rinvio della manifestazione di Carnevale prevista per la giornata di domani, domenica 23 febbraio, in Prato della Valle, che ogni anno raduna decine di migliaia di persone. Come già programmato, la seconda data utile fissata per tale manifestazione era il giorno primo di marzo, valuteremo con attenzione l’evolversi della situazione e stabiliremo sul punto specifico la scelta migliore nel corso dei prossimi giorni».

Ore 16.15 - Riceviamo da Adl Cobas e pubblichiamo: «Nessun allarmismo, giusta l’iniziativa precauzionale messa in atto in queste ore, ma non possiamo esimerci dal segnalare e denunciare la gestione di queste prime ore di emergenza sanitaria nell’ospedale di Schiavonia a Monselice (PD). Centinaia di persone sono bloccate all’interno della struttura dal primo pomeriggio di ieri, ai quali non è stato somministrato un pasto decente e che hanno dovuto dormire su sedie e divanetti. Al momento risulta che il camion che doveva fornire 400 pasti ad altrettante persone, stanche ed affamate, è stato bloccato. Non si capisce per quale motivo. Ci viene segnalato che diverse persone, a cui sarebbe stato sensato effettuare il test/tampone di controllo, non sono state neanche convocate. Mentre lavoratori ed utenti che per precauzione, avendo lavorato o frequentato la struttura nei giorni scorsi, vorrebbero effettuare dei controlli, non vengono lasciati entrare. Ieri, le lavoratrici del servizio di pulizie (Coopservice) hanno dovuto protestare contro i responsabili della propria azienda per avere conferma di quanto stava accadendo e delle procedure che si stavano applicando anche nei loro confronti. La Coopservice, che ancora non era stata informata dell’emergenza (a quanto ha riferito), dopo le prime indicazioni alle lavoratrici non ha più interloquito con le proprie dipendenti se non nella tarda mattinata di oggi. Nessuno che si preoccupi di informare in maniera precisa e “autorevole” le persone “trattenute” che ricevono notizie solo attraverso “voci di corridoio”, spesso contrastanti e che creano maggior allarme ed apprensione.
Una situazione sicuramente non degna di un Paese tra i più avanzati, di una Regione che si vanta di una Sanità efficiente e di alto livello ma che dimostra estrema approssimazione e superficialità nella gestione di questa emergenza, nonostante le roboanti dichiarazioni di Zaia & company. E’ indispensabile una maggiore serietà nell’affrontare questa grave situazione e che siano garantite le esigenze, il rispetto, il diritto ad una informazione corretta e puntuale a tutte le persone coinvolte direttamente ed a tutti i cittadini, che siano garantite le procedure sanitarie dovute, tanto sbandierate e male applicate. Invitiamo tutte le autorità e gli amministratori a vigilare in tal senso».

Ore 15.30 - Questa la circolare diramata poco fa dalla dottoressa Francesca Russo (responsabile della direzione prevenzione della Regione Veneto) con le indicazioni per i Comuni della Regione Veneto:

Coronavirus indicazioni 1-2Coronavirus indicazioni 2-2Coronavirus indicazioni 3-2

Ore 15.20 - Le dichiarazioni rilasciate da Luca Zaia, dall'assessore Manuela Lanzarin e dalla dottoressa Russo all'uscita dalla sede della protezione civile a Marghera: «Mi ha telefonato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Al momento abbiamo 12 persone positive al Coronavirus, di cui 9 di Vo'. Stiamo cercando di recuperare personale dalle varie Ulss da mandare al reparto malattie infettive di Padova. Tutte le università del Veneto rimarranno chiuse la prossima settimana. C'è un insieme di casi a Vo', in quel Comune abbiamo consigliato di evitare contatti pubblici. Tutti i test che sono stati effettuati sugli operatori sanitari dell'ospedale di Schiavonia sono risultati negativi. Anche 8 cinesi a Vo' sono sotto osservazione, frequentavano lo stesso bar dell'uomo che ha perso la vita e quindi ora sono nel reparto malattie infettive di Padova per valutare le loro condizioni».

Ore 15.10 - A tutti i casellanti delle Autostrade è stato consegnato un kit contenente una mascherina, dei guanti e un disinfettante gel per le mani.

Mascherina Autostrade-2

Ore 15.05 - Questo il comunicato diramato dal Codacons: «Sul caso della prima vittima da Coronavirus in Veneto e sui numerosi contagi che si stanno registrando in queste ore del padovano il Codacons presenta un esposto alla Procura della Repubblica di Padova chiedendo di aprire una indagine sul caso, a tutela della salute pubblica. Crediamo sia doveroso accertare l’operato dell’ospedale di Schiavonia, dove era ricoverato l’uomo di 78 anni affetto da Coronavirus e deceduto ieri, anche alla luce dei numerosi contagi che si stanno registrando in queste ore in Veneto. In particolare chiediamo alla magistratura di verificare se il test sul coronavirus sia stato eseguito tempestivamente sul paziente ricoverato e poi deceduto, o se al contrario vi siano stati ritardi negli accertamenti che abbiano in qualche modo agevolato la diffusione del virus in regione. Con tale esposto non intendiamo colpevolizzare la struttura o i medici, ma esclusivamente chiedere chiarezza nell’interesse della collettività, giustamente spaventata per i numerosi casi di contagio che si stanno susseguendo in queste ore. Proprio a tutela della salute pubblica il Codacons in tempi non sospetti e già lo scorso 31 gennaio aveva chiesto di sospendere in tutta Italia eventi pubblici e manifestazioni che producono assembramenti di persone (concerti, feste di piazza, partite allo stadio e funzioni religiose, dalle messe in chiesa all’Angelus di Piazza San Pietro a Roma). Provvedimenti che ora appaiono tardivi alla luce dei tanti contagi che si stanno registrando in Italia».

Ore 15.00 - Rinviata a Polverara la tradizionale festa di Carnevale.

Ore 14.40 - Anche il Comune di Padova ha diffuso il decalogo con le linee guida dell'Istituto Superiore di Sanità.

Coronavirus decalogo Comune Padova-2

Ore 14.00 - Esauriti in molti supermercati i gel disinfettanti per mani. E c'è chi fa anche scorta di generi alimentari di prima necessità come la pasta.

Scaffali vuoti supermercati 2-3

Scaffali vuoti supermercati 1-3

Ore 13.30 - Si ferma lo sport a Padova: rinviate molte partite dilettantistiche di calcio, rugby e pallavolo e manifestazioni di atletica, ginnastica e pattinaggio.

Ore 12.30 - Caccia alle mascherine a Padova e provincia, ma quasi tutte le farmacie le hanno ormai esaurite.

Cartello esaurite mascherine-2

Ore 12.00 - Breve dichiarazione rilasciata da Luca Zaia al termine del tavolo di crisi in Regione: «Stiamo continuando con la task force, a breve ci collegheremo col presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ci siamo già sentiti più volte col ministro Speranza e il commissario Borrelli, con i quali abbiamo fatto un'ora di videoconferenza in mattinata. Abbiamo altri sette casi positivi tra cui due familiari del signor Trevisan, ovvero la moglie e le figlia. A breve diffonderemo delle linee guida per tutti i Comuni».

Ore 11.30 - Il Comune di Vo' ha da poco diramato questa ordinanza:

"Premesso che sono stati accertati due casi di coronavirus e che il Dirigente Sanitario dell’Azienda Ulss 6 di Padova, con nota giunta al protocollo comunale n. 1893 del 22.02.2020, ha definito gli obblighi per il Comune di Vo’ per evitare la diffusione del contagio fra la popolazione. Per evitare il diffondersi del contagio si fa obbligo di:

  • Sospendere tutte le manifestazioni pubbliche, di qualsiasi natura, comprese le cerimonie religiose;
  • Sospendere tutte le attività commerciali, ad esclusione di quelle di pubblica utilità, alimentari e farmacie, e dei servizi essenziali di cui agli articoli 1 e 2 della legge 12 giugno 1990, n. 146, fatto salvo quanto disposto nei punti successivi;
  • Sospendere le attività lavorative, studi medici, per le imprese dei comuni sopraindicati, ad esclusione di quelle che erogano servizi essenziali tra cui la zootecnia, e di quelle che possono essere svolte al proprio domicilio (quali, ad esempio, quelle svolte in telelavoro);
  • Sospendere lo svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori residenti in Vo’, anche al di fuori dell’area indicata, ad esclusione di quei che operano nei servizi essenziali;
  • Sospendere la partecipazione ad attività ludiche e sportive per i cittadini residenti in Vo’, indipendentemente dal luogo di svolgimento della manifestazione;
  • Sospendere i servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado nel Comune di Vo’;
  • Sospendere la frequenza delle attività scolastiche e dei servizi educativi da parte della popolazione residente nel Comune di Vo’, con l’esclusione della frequenza dei corsi telematici universitari;
  • Interdire le fermate dei mezzi pubblici nel Comune di Vo’;
  • A tutta la popolazione verrà offerta la possibilità a breve di eseguire il test del COVID-19 in una sede individuata dall’Amministrazione Comunale all’interno del Comune di Vo’.

Visti gli artt. 50 e 54 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267, ordina di:

  • Sospendere tutte le manifestazioni pubbliche, di qualsiasi natura, comprese le cerimonie religiose;
  • Sospendere tutte le attività commerciali, ad esclusione di quelle di pubblica utilità, alimentari e farmacie, e dei servizi essenziali di cui agli articoli 1 e 2 della legge 12 giugno 1990, n. 146, fatto salvo quanto disposto nei punti successivi;
  • Sospendere le attività lavorative, studi medici, per le imprese dei comuni sopraindicati, ad esclusione di quelle che erogano servizi essenziali tra cui la zootecnia, e di quelle che possono essere svolte al proprio domicilio (quali, ad esempio, quelle svolte in telelavoro);
  • Sospendere lo svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori residenti in Vo’, anche al di fuori dell’area indicata, ad esclusione di quei che operano nei servizi essenziali;
  • Sospendere la partecipazione ad attività ludiche e sportive per i cittadini residenti in Vo’, indipendentemente dal luogo di svolgimento della manifestazione;
  • Sospendere i servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado nel Comune di Vo’;
  • Sospendere la frequenza delle attività scolastiche e dei servizi educativi da parte della popolazione residente nel Comune di Vo’, con l’esclusione della frequenza dei corsi telematici universitari;
  • Interdire le fermate dei mezzi pubblici nel Comune di Vo’.

È fatto obbligo, a chiunque spetti, di osservare e fare osservare la presente ordinanza".

Carabinieri ospedale Schiavonia 2-2-2

Ore 11.00 - Proseguono le misure cautelative intorno all'ospedale di Schiavonia, protetto da una sorta di cordone sanitario formato anche da protezione civile e carabinieri.

Ore 10.20 - Buone notizie: dalle prime indiscrezioni sarebbero negativi i primi 200 test effettuati al'ospedale di Schiavonia.

Ore 10.10 - Giunge ora la notizia della morte di una seconda persona affetta da Coronavirus: si tratta di una donna residente in Lombardia.

Riunione tavolo crisi Coronavirus Regione-2

Ore 09.10 - Iniziata a Mestre la riunione in videoconferenza convocata dalla Regione Veneto con la Presidenza del Consiglio e la Protezione Civile Nazionale.

Ore 08.45 - Post di Luca Zaia sul proprio profilo Facebook: "Nella notte la Protezione civile del Veneto ha montato a scopo precauzionale 12 tende per massimo 96 posti all’esterno dell’ospedale di Schiavonia (Padova), a disposizione degli operatori sanitari e del personale medico".

Tende Schiavonia-2

Ore 08.30 - Queste le dichiarazioni rilasciate da Patrizio Bertin, presidente di Confcommercio Veneto e Ascom Confcommercio Padova: «L'improvviso avanzare del coronavirus anche nel nostro territorio è, ovviamente, fonte di preoccupazione. Ciò nonostante sono fermamente convinto che le istituzioni nazionali e locali, le strutture e l'eccellente professionalità degli operatori sanitari veneti siano in grado di arginare un problema, almeno in questi termini, inaspettato. Questa è l'emergenza e questa è la priorità ma non posso non sottoscrivere in pieno quanto dichiarato dal presidente di Confcommercio nazionale, Carlo Sangalli che, di fronte a uno scenario così grave e senza precedenti ha chiesto al Governo che, come primo intervento a favore delle imprese in crisi a causa degli effetti del coronavirus, sia concessa una sospensione dei pagamenti legati alle prossime scadenze fiscali e contributive. In questo senso va scongiurato il pericolo che l'emergenza sanitaria aggravi una situazione economica già molto critica, soprattutto nel settore del commercio e del turismo con ripercussioni sociali difficili da valutare».

Ore 08.15 - Queste le dichiarazioni rilasciate da Alessandro Zan, deputato padovano del Pd: «Sono in contatto costante con i dirigenti del Ministero della Sanità e con l’unità di crisi di via Scrovegni per monitorare la situazione padovana e veneta sulla diffusione del Coronavirus nel nostro territorio. I cittadini devono avere massima fiducia nelle istituzioni e nel personale sanitario, che a Padova rappresenta la punta di diamante d’Italia, e che anche in queste ore sta dimostrando un’altissima professionalità. La quarantena e l’isolamento dei contagiati è la misura più idonea per limitare l’espandersi del fenomeno, se necessario in una struttura creata ad hoc».

Ore 08.00 - Un caso di Coronavirus anche nel Veneziano: un 67enne di Mira, positivo al tampone, è stato trasportato d'urgenza all'ospedale di Padova. Le sue condizioni sarebbero gravi.

Ore 07.45 - Stando ad alcune indiscrezioni alcuni dei tamponi effettuati a pazienti e personale medico dell'ospedale di Schiavonia dopo la scoperta dei due casi sarebbero a loro volta positivi. Si attendono però conferme ufficiali in merito.

Carabinieri ospedale Schiavonia-2

Ore 01.00 - A questo link il decalogo del ministero della salute per evitare il contagio.

Ore 00.05 - La persona deceduta è Adriano Trevisan, padre dell'ex sindaca di Vo. L'uomo è morto verso le 23 all'ospedale di Schiavonia. L'altro contagiato è un uomo di 67 anni che è ora a Padova. Entrambi sono originari dei colli Euganei, entrambi abtano a Vo.

Ore 00.00 - Il paziente deceduto per coronavirus in Veneto aveva 77 anni ed era un muratore in pensione. L’uomo, ricoverato già da una decina di giorni per precedenti patologie, è spirato venerdì sera all’ospedale di Schiavonia (Padova), e non nell’ospedale del capoluogo euganeo. «Non c’è stato neppure il tempo per poterlo trasferire» ha detto il governatore Luca Zaia.

Ore 23.45 - Primo morto in Italia per il Coronavirus: è un uomo di 77 anni a Monselice. L’uomo risultato positivo al Coronavirus è deceduto venerdì sera poco dopo le 22.45. Al momento sono quindici i contagiati in Lombardia, nel Lodigiano, e due in Veneto, nel Padovano.

Ore 23.30 - I sindaci dei comuni limitrofi a Vo' dove si sono verificati i due contagi da coronavirus hanno deciso di tenere chiuse le  scuole sabato 22 febbraio. Niente campanelle nei comuni di Galzignano, Lozzo, Cinto Euganeo, Rovolon, Teolo e Cervarese Santa Croce oltre a quello di Vo'. Le scuole resteranno chiuse fino a giovedì per le concomitanti vacanze del Carnevale.

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