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Cronaca

Piazza delle Erbe, Bressa: «Passato un messaggio sbagliato, Padova non merita questo trattamento»

L'assessore al commercio dice la sua sul caso creatosi dopo la diffusione di alcune foto: «La situazione sabato era sotto controllo. I padovani si stanno comportando bene, non meritano di essere ingiustamente colpevolizzati»

«I padovani non meritano questo trattamento». Antonio Bressa non ci sta, e dopo la "gogna mediatica" subita dalla città del Santo e dal mercato di piazza delle Erbe nel weekend appena trascorso vuole dire la sua.

Replica

In realtà lo ha già fatto tramite il suo profilo Facebook con un post completo di inequivocabili immagini (visibile in fondo all'articolo) che è stato condiviso anche dal sindaco Sergio Giordani. Ma l'assessore al commercio del Comune di Padova, dopo essere sceso in piazza per parlare direttamente coi commercianti, ha voluto ulteriormente chiarire il concetto ai nostri microfoni e proprio davanti ai banchi "incriminati": «Questo sfondo testimonia in maniera evidente la reale situazione. Sabato sono circolate delle foto scattate con una tecnica che schiacciava la profondità dell'immagine, facendo apparire ammassate a causa della prospettiva le persone che in realtà, viste dall'alto, non erano poi così tante. Forse sabato qualche persona in più c'era, com'è peraltro normale che sia, ma come abbiamo potuto confermare grazie all'evidenza delle immagini estratte dalla videosorveglianza possiamo dire che c'era una situazione sufficientemente sotto controllo. È chiaro che tutta questa attenzione intorno al mercato abbia creato un clima di tensione: se questa tensione verrà utilizzata per migliorare ancor di più i comportamenti positivi che già si mettono in atto per effettuare il giusto distanziamento sociale tra le persone allora va bene, se però questa tensione si ripercuote in una forma di odio sociale anche tra le persone, perché purtroppo stiamo assistendo anche a certi episodi, allora questo non va bene».

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Controlli

Conclude Bressa: «Voglio dire una cosa: vista l'attenzione importante che c'è stato intorno a questo caso, e nonostante noi abbiamo dimostrato che le presenze erano quelle che si vedevano dalle telecamere di videosorveglianza, vogliamo comunque mettere dei controlli molto intensi e puntuali e distanziare dove possibile le bancarelle le une dalle altre in modo che anche chi ha ancora dei dubbi se li possa togliere. La cosa più grave è che passi un messaggio diverso dalla realtà, perché tutti noi possiamo testimoniare come la città abbia reagito bene adeguandosi alle norme comportamentali: non abbiamo visto persone in giro senza giustificato motivo se non in qualche rara eccezione quindi i padovani devono essere ringraziati per come si stanno comportando e non meritano questo trattamento. Per questo abbiamo voluto dimostrare come stavano le cose anche per mettere al riparo la comunità dei padovani, che è stata ingiustamente additata in questo modo».

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