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Cronaca

Tamponi in Veneto anche ai contatti occasionali: ecco il nuovo Piano di Sanità Pubblica

Per affrontare in ogni suo aspetto l’emergenza legata al coronavirus, la sanità della Regione Veneto ha anche attivato uno specifico Piano di Sanità Pubblica, che ha come obiettivo interrompere tutte le possibili catene di trasmissione del virus

È già l'area del mondo che fa più test per ogni milione di abitante (4.817, più della Corea del Sud). Eppure prosegue senza sosta l’individuazione di nuove iniziative per fronteggiare il Covid-19 in Veneto: sabato 14 marzo l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin ha, ad esempio, annunciato la scelta di allargare lo spettro dell’esecuzione dei tamponi anche ai contatti occasionali, puntando così a isolare anche i positivi asintomatici, e ragionando anche sulla possibilità di concentrarsi su particolari categorie specifiche particolarmente esposte.

Il piano

L'assessore Lanzarin ha anche informato che sono stati inviati ai sindaci i nominativi dei positivi del loro Comune, in modo da poter intensificare la sorveglianza attiva. Richiamata inoltre l’attenzione alla necessità di organizzare azioni di aiuto, principalmente rivolte agli anziani soli in casa, come sottolinea l'assessore: «Ringrazio i volontari che in molti territori si stanno mobilitando, anche solo per portare loro la spesa a casa. Stanno dando un segnale molto bello di solidarietà». Nel frattempo, per affrontare in ogni suo aspetto l’emergenza legata al coronavirus, la sanità della Regione Veneto ha anche attivato uno specifico Piano di Sanità Pubblica, che ha come obiettivo interrompere tutte le possibili catene di trasmissione del virus responsabile di Covid-19 basato sulle seguenti strategie:

  • Individuare tutti i possibili casi sospetti, probabili e confermati. Dalla ricerca puntuale di tutti i casi confermati, sarà possibile per i Sispavviare le conseguenti inchieste epidemiologiche ed intervenire con le disposizioni di isolamento domiciliare e quarantena.
  • Effettuare un’approfondita indagine epidemiologica per individuare tutti i possibili contatti. Ad ogni caso sospetto, probabile e confermato, i Sisp provvedono ad effettuare un’accurata indagine epidemiologica procedendo per centri concentrici ed allargando, per ogni singolo caso, la ricerca all’individuazione oltre che di tutti i possibili contatti “stretti” (familiari e lavorativi) anche di tutti i contatti occasionali (anche definiti come “non stretti” o a basso rischio. È necessario che all’interno del Dipartimento di Prevenzione venga definita un unità ad hoc, supportata anche da altri servizi dell’Azienda, che possa garantire l’effettuazione a domicilio di tamponi anche di soggetti paucisintomatici o momentaneamente asintomatici che possono comunque essere potenzialmente collegati ad un cluster.
  • Disporre, per tutti i contatti, le misure di quarantena e isolamento domiciliare fiduciario. Si sottolinea che la misura di Sanità Pubblica da ritenere più efficace al momento è l’estensione dell’isolamento domiciliare fiduciario al fine di interrompere la circolazione del virus. Tutti i contatti così individuati dovranno essere posti in isolamento domiciliare fiduciario (soggetto sintomatico) o in quarantena (soggetto asintomatico). Deve essere sempre comunicato al soggetto interessato che è fatto “divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus.”
  • Informare i soggetti affetti da Covid-19 e tutti i loro contatti, sulle misure igienico sanitarie e sui comportamenti da adottare per tutelare la salute individuale e collettiva. Gli operatori dei Sisp dovranno fornire tutte le indicazioni per le misure igienico sanitarie da adottare durante il periodo di isolamento e assicurarsi che tali indicazioni siano state comprese dai soggetti interessati. Il soggetto in isolamento domiciliare dovrà comunque essere scrupolosamente informato di: non recarsi spontaneamente nemmeno dal proprio Medico di Medicina Generale, ma contattarlo telefonicamente in caso di necessità; non recarsi spontaneamente al Pronto Soccorso, ma contattare la Centrale Operativa del Suem ­118 in caso di necessità, informando della condizione di isolamento.

Conseguenze

La conseguenza immediata di tale strategia sarà l'inevitabile aumento dei soggetti positivi al test di laboratorio, con l’obiettivo di consentire una più efficace individuazione di tutti i possibili contatti con un caso di Covid e ridurre la conseguente diffusione del virus. Le singole Ulss - a garanzia della sostenibilità dello svolgimento di tutte le attività previste da questa emergenza - potranno avvalersi del supporto da parte del servizio di telesoccorso (Tesan S.p.a.). Per garantire tutte le attività connesse all’emergenza Covid-19, i Direttori di Dipartimento si organizzeranno con il personale di altri servizi e in accordo con la Direzione Strategica, potranno essere supportati da personale aggiuntivo del comparto sulla base della disponibilità delle graduatorie attualmente in essere. Si conferma la necessità di garantire per quanto possibile le prestazioni urgenti o non differibili, quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo: attività vaccinali con il carattere di urgenza; attività previste dal calendario vaccinale pediatrico per la fascia di età 0-6 anni; attività volte alle sorveglianza delle malattie infettive.

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