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Cronaca

Coronavirus, Zaia: «Non ci divertiamo a fare le ordinanze, ma è per la salute di tutti»

Spiega il Governatore del Veneto nel consueto punto stampa giornaliero: «Tifo per la riapertura, perché sono convinto che sia necessaria, ma sarà graduale e deve essere assolutamente convalidata a livello nazionale dal comitato scientifico»

«Abbiamo già effettuato 133.289 tamponi. Abbiamo circa 11.000 ricoverati negli ospedali del Veneto, e di questi poco meno di 2.000 sono positivi al Coronavirus il che vuol dire che continuiamo a curare altri 9.000 pazienti e dimostra che la sanità veneta funziona. Ringrazio tutti i veneti, che stando a uno studio sono i più virtuosi a livello nazionale rispetto alle limitazioni. Se questa settimana è cruciale la prossima sarà determinante. Per quanto riguarda i florovivaisti confermo che i punti vendita devono rimanere chiusi: è vero che c'è un'incongruenza rispetto a quanto deciso a livello nazionale ma non è un motivo inderogabile per uscire di casa. Ieri sera sono stato in videoconferenza col premier Giuseppe Conte, sono convinto che la riapertura sia necessaria e tifo per la riapertura ma sarà graduale e deve essere assolutamente convalidata a livello nazionale dal comitato scientifico. Ho confermato che stiamo redigendo un piano per la riapertura, ma essendo appunto una decisione che deve essere presa a livello nazionale siamo disponibili a metterlo a disposizione per eventuali suggerimenti o implementazioni. Voglio anche sottolineare che non abbiamo chiuso i mercati, ma abbiamo stabilito delle disposizioni precise in modo che possono rimanere aperti. Noi non ci stiamo divertendo a fare le ordinanze, capisco le difficoltà ma lo facciamo per la salute di tutti»: queste le parole di Luca Zaia nel corso del consueto punto stampa giornaliero.

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