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Cronaca

Coronavirus, Zaia: «Entro lunedì una nuova ordinanza con restrizioni leggere anti-assembramenti»

Spiega il Governatore del Veneto nel punto stampa odierno: «Non saranno restrizioni da lockdown o preclusive per le attività commerciali, ma serviranno a cercare di ridurre la possibilità di contatto e assembramento tra i cittadini»

Queste le dichiarazioni rilasciate da Luca Zaia, Governatore del Veneto, nel punto stampa odierno: «I tamponi effettuati sono 2.192.554, quelli rapidi circa un milione e mezzo. 39.590 i positivi totali, 1.325 in più nelle ultime 24 ore. Le persone attualmente positive.sono 12.608. 13.676 le persone in isolamento, 588 i ricoveri in area non critica, 66 in terapia intensiva. I morti sono 2.301, i dimessi 4.436. Noi conosciamo l'esperienza e l'evoluzione del Covid dal 21 febbraio. La curva sta crescendo, ora dobbiamo capire dove si posizioneranno le terapie intensive perché fortunatamente da questo punto di vista c'è una crescita lenta o quasi nulla rispetto all'impennata di positivi anche se non dobbiamo cantar vittoria perché il Covid ci ha abituato a cambi repentini. Non faccio né il catastrofista né quello che vive con Alice nel Paese delle Meraviglie, noi siamo qui per informare con obiettività. C'è pressione negli ospedali e siamo preoccupati perché l'invernata porta anche l'influenza. Siamo pronti con l'artiglieria pesante perché ci siamo attrezzati in tempi non sospetti. Abbiamo nei magazzini autonomia per almeno otto mesi a livello di dispositivi di protezione individuale. Oggi siamo ancora nella seconda fascia, quando arriveremo a quota 150 attiveremo i dieci ospedali Covid dedicati solo a pazienti Covid e che verranno quindi sottratti alle cure ordinarie, torno a dirlo perché il vero tema è il collasso della sanità che va evitato perché il Veneto eroga 80 milioni di prestazioni all'anno. Da qui a lunedì emetterò un'ordinanza nella quale ci saranno delle restrizioni leggere perché non saranno da lockdown o preclusive per le attività commerciali ma serviranno a cercare di ridurre la possibilità di contatto e assembramento tra i cittadini. Per quanto riguarda le terapie intensive abbiamo deciso di tenere 200 dei possibili mille posti per gli extra-Covid. Mancano 56.000 medici a livello nazionale di cui si stima 1.300 in Veneto. Un positivo genera in media 20 contatti e altrettanti tamponi. Siamo nella fase X, quella in cui non si scherza più e in cui bisogna tenere il naso nella mascherina».

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