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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, Zaia: «Tutti hanno il diritto di lavorare, e noi non siamo persone irresponsabili»

Spiega il Governatore del Veneto nel consueto punto stampa: «Siamo dell'idea che se mettessimo in sicurezza per bene i cittadini potremmo tranquillamente affrontare una riapertura a 360 gradi»

«Abbiamo superato quota 350.000 tamponi effettuati, di cui più di 12mila solo ieri. Ci sono 7.471 persone in isolamento, 190 in meno. I positivi sono 17.960. I ricoverati sono 1.126, meno 30 rispetto a ieri, di cui 114 in terapia intensiva. I dimessi sono 2.607, 108 in più rispetto a ieri. I morti sono 1.141 che salgono a 1.459 considerati quelli extra-ospedale. Dobbiamo affrontare questa fase con estrema prudenza e lucidità, ad esempio non è che con la ripartenza degli ospedali da lunedì 4 maggio andranno presi d'assalto. La guardia non va abbassata, ma altre comunità nel mondo hanno dimostrato che si può ripartire in sicurezza anche nella fase di convivenza col virus. Siamo dell'idea che se mettessimo in sicurezza per bene i cittadini potremmo tranquillamente affrontare una riapertura a 360 gradi, fatto salvo il parere della comunità scientifica. Tutti hanno il diritto di lavorare, e non siamo persone irresponsabili. A settembre vogliamo arrivare a 30.000 tamponi al giorno. Aperture diversificate di regione in regione dal 18 maggio? In merito non abbiamo ancora ricevuto alcuna proposta o notizie, ma noi siamo pronti ad affrontarle. Lunedì 1 milione e 200mila veneti andranno a lavorare, ma a casa resteranno i loro figli ed è un problema non da poco. Si possono fare molte cose in merito, ma il ministro dell'istruzione deve esprimersi»: queste le parole di Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto, nel corso del consueto punto stampa giornaliero.

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