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Cronaca

Coronavirus, Zaia: «I contagi continuano a salire, apriamo i Covid Hospital»

Spiega il Governatore del Veneto nel punto stampa odierno: «Ora la curva epidemiologica dei contagi ha purtroppo un incremento simile a quello di marzo: siamo pronti a ogni evenienza»

Ben 54.256 positivi (addirittura +3.012 nelle ultime ore) e 2.310.397 tamponi complessivi. Sono questi i numeri diffusi oggi dal Governatore Luca Zaia durante il tradizionale punto stampa da Marghera (Venezia). Nello specifico, in Veneto si trovano oggi 26.547 positivi, di cui 17.597 in isolamento e 877 ricoverati (122 in terapia intensiva, +20 rispetto a ieri). I morti, invece, raggiungono quota 2.388 e i dimessi sono 4.718. In riferimento alla Marca trevigiana, i dati parlano di 10.924 (+449 rispetto a ieri) contagi complessivi di cui 5623 attualmente positivi al virus. I deceduti sono invece 373 e i negativizzati 4.929. Inoltre, al Ca' Foncello si registrano 41 terapie intensive non critiche (a Vittorio Veneto sono 65, a Montebelluna 11 e al San Camillo 9) e 8 critiche (oltre a 3 a Conegliano).

Zaia

«Il numero di positivi sul tampone, rispetto a marzo, è adesso la metà - dichiara il Presidente Zaia - Dobbiamo infatti sempre guardare i numeri ed essere obiettivi, dicendo anche che il 98% dei contagiati domiciliati è asintomatico e deriva da contatti stretti. Con questi numeri, però, siamo a rischio di entrare in terza fascia di allerta (quella gialla, ndr) a breve, forse già in serata. La curva epidemiologica dei contagi, purtroppo, ha ora un incremento simile a quello di marzo e per cui non c'è nulla da gioire. Il contagio cresce dunque in modo esponenziale e siamo preoccupati, ma dobbiamo considerare il numero di positivi che intercettiamo con i tamponi, che sono 12 o 13 volte superiori rispetto a quelli effettuati nel mese di marzo, con un incidenza doppia di casi, in proporzione, proprio nel corso della primavera. La tendenza del virus rimane sempre la stessa, quindi, con il 98% dei positivi che non sviluppano sintomi, ma la pressione negli ospedali, specie in area non critica, comincia ad essere sempre più importante ogni giorno che passa. Chiedo dunque ai cittadini di indossare la mascherina, questo è l'unico aiuto che domando. Il negazionismo non serve a nulla e l'uso della mascherina non è qualcosa di intollerabile nella nostra vita di tutti i giorni. Faccio quindi appello al senso civico di ognuno di noi, anche perché il virus ha portato conseguenze non solo a livello sociale ed ospedaliero, ma soprattutto economico con 60mila posti di lavoro persi. Proprio per questo, nelle ultime ore abbiamo proceduto all'installazione degli ultimi 150 respiratori in terapia intensiva per arrivare alla fatidica quota di 1000 postazioni. Siamo perciò pronti ad ogni evenienza. Quello che ci aspetta però non sarà un periodo facile nemmeno a livello organizzativo per tutti noi della Regione e del team della Sanità. Domenica Mantoan, infatti, Direttore Generale dell’area Sanità e Sociale della Regione Veneto dal 2010, è diventato da poco Direttore generale dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas). Questo vuol dire perdere una figura fondamentale nel nostro staff e non sarà facile sostituirlo, ma a lui va un grande in bocca al lupo».


 

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