Corruzione in appalti pubblici Interrogati i colleghi degli indagati

Oltre 100 chilogrammi di carta sono stati sequestrati, assieme a due computer, dagli inquirenti che stanno indagando nell'ambito dell'inchiesta ribatezzata "Pantano" su una serie di episodi di corruzione per appalti della pubblica amministrazione che lunedì è culminata con l'esecuzione di 8 arresti - di cui tre in carcere e cinque ai domiciliari - e alla denuncia di 22 persone, tra cui l'ex deputato Pdl Filippo Ascierto e il sindaco di Villafranca Luciano Salvò. I documenti sono stati prelevati dagli uffici della Provincia e del Comune di Padova, del V Reparto Infrastrutture dell'Esercito Italiano e dell'Ater di Venezia e Padova.

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GLI INTERROGATORI. Carabinieri e uomini della Guardia di Finanza di Padova stanno continuando a sentire imprenditori e dipendenti pubblici colleghi degli indagati per i quali si ipotizza una serie di episodi di corruzione per appalti della pubblica amministrazione. Tra martedì e mercoledì le forze dell'ordine hanno in agenda di sentire almeno una trentina di persone per verificare la posizione degli indagati.

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CORRUZIONE TRA LE ACCUSE. Le misure cautelari eseguite sono la conclusione di una complessa attività investigativa avviata nel gennaio 2011, condotta con ausilio attività tecniche e riscontri sul campo e terminata nel settembre 2012. Gli arrestati sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata a commettere un numero indeterminato di reati contro la pubblica amministrazione, tra i quali turbativa di asta, abuso di ufficio e corruzione.