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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Violenza sulle donne e stalking Corso mirato per la polizia locale

La vice commissario del corpo e un'addetta dei servizi sociali del Comune saranno le docenti del percorso formativo che preparerà 70 agenti in materia di maltrattamenti, stupri, atteggiamenti persecutori e molestie

"Stimolare la sensibilità e offrire un'informazione di primo grado agli operatori che lavorano sulla strada affinché intercettino situazioni di malessere, di disturbo, che magari la donna interiorizza e non manifesta", questo - come descrive il comandante della polizia municipale di Padova, Lorenzo Panizzolo - l'obiettivo del corso che coinvolgerà 70 agenti della polizia locale cittadina formandoli in modo specifico riguardo maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e atti osceni o persecutori, compreso lo stalking condominiale e le molestie. Docenti del corso, che si terrà nella sede del comando, in via Gozzi, saranno Catia Zanforlin, vice commissario del corpo e Alessandra Boscardo, funzionario dei servizi sociali del Comune.

IL CORSO. "Una particolarità di questo percorso formativo, nato da una proposta del vice comandante Luisa Ferretti - spiega l'assessore alla polizia municipale Marco Carrai - è che i docenti sono tutti dipendenti dell'amministrazione. Una scelta che risponde non solo alla logica di risparmio ma anche a quella della valorizzazione delle professionalità che i dipendenti hanno conseguito nel corso degli anni". Obiettivi del Comune sono quelli di puntare sulla prevenzione per cercare di ridurre le situazioni complesse, rinforzare le sinergie operative, peraltro già in atto da alcuni anni, tra polizia municipale e servizi sociali, tutelando la donna e anche i bambini che vivono queste situazioni di disagio per cercare di ricostruire, per quanto possibile, una condizione di equilibrio all'interno della famiglia. "L'idea - precisa il comandante Panizzolo - è di allestire delle "antenne" sul territorio nell'ambito di un tema finalmente disciplinato dal legislatore che consente all'ente pubblico di fare un salto di progettualità sui servizi che può offrire, intervenendo appunto in tematiche tanto delicate quanto attuali; il recente decreto numero 93 del 2013 – conclude il comandante – va proprio in questa direzione, rendendo più facile il lavoro e l'intervento delle forze di polizia".

LA SITUAZIONE A PADOVA. In città sono 150 i progetti di tutela trattati dal settore servizi sociali a favore di minori e famiglie. Sei i casi più importanti e impegnativi, sempre presi in carico dal settore con la collaborazione delle associazioni attive sul territorio che accolgono le persone nei casi di assoluta emergenza. "Una progettualità, un lavoro di presa di consapevolezza importanti che segue la donna sia nella fase di accoglienza che di sgancio, supportata dall'autorità giudiziaria" sostiene Alessandra Boscardo, funzionario dei servizi sociali del Comune e docente interna ai corsi di formazione.

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