rotate-mobile
Cronaca Montà / Via Due Palazzi

Il cinema nel carcere Due Palazzi 15 detenuti che diventano attori

Un progetto della Jengafilm, la casa di produzione padovana, e che ha coinvolto alcuni carcerati nella realizzazione di un cortometraggio, "Coffee, sugar and sigarettes", e di un documentario, "A tempo debito"

Una mini troupe nella casa circondariale di Padova per vivere a contatto con i detenuti e realizzare, insieme a loro, un cortometraggio, “Coffee, Sugar and Cigarettes”, e un documentario, “A tempo debito”. Questo il progetto realizzato dalla casa di produzione padovana Jengafilm che ha coinvolto 15 detenuti della casa circondariale Due Palazzi.

"COFEE, SUGAR AND SIGARETTES". Un vero e proprio viaggio, delicato e autentico, in una realtà umana e sociale poco nota, quella della casa circondariale, dove sono detenute le persone in attesa di giudizio, in condizioni psicologiche e logistiche molto più dure di quelle del carcere. “Coffee, Sugar and Cigarettes” è il risultato di un percorso didattico che ha coinvolto i detenuti selezionati in carcere con un vero e proprio casting. Il gruppo di lavoro, composto da 15 detenuti provenienti da 7 paesi, ha frequentato un corso di sceneggiatura e recitazione due volte a settimana a partire da ottobre. Una vera full immersion nel mondo del cinema che ha dato loro un momento di distrazione, ma anche una formazione che potrebbe loro tornare utile. Il lavoro di scrittura è stato effettuato con la supervisione degli educatori e degli psicologi del carcere in modo da adeguare il lavoro alla personalità di ciascun detenuto. Il cortometraggio ha ottenuto un contributo dal  fondo per il cinema della regione Veneto, come progetto di sviluppo cinematografico.

"A TEMPO DEBITO". Altro risultato di questa esperienza è il documentario “A tempo debito”, 60 minuti per raccontare il dietro le quinte di questa produzione e l’incontro tra i ragazzi e il cinema attraverso 5 mesi di vita dietro le sbarre. Il gruppo di detenuti che cresce lezione dopo lezione. La telecamera che racconta i momenti più divertenti, quelli più significativi, ma anche quelli più critici quando la realizzazione del corto sembrava una chimera. Il percorso segue le storie dei detenuti, la loro testimonianza da attori e da uomini. Con loro ci sono gli educatori e gli ospiti, non sempre abituati al carcere, che scoprono la gioia di condividere una mini esperienza con i detenuti. “A tempo debito” è Il making of del corto e racconta con umanità e a volte con ironia i momenti più belli di questo progetto. Jengafilm presenterà “A tempo debito” in alcuni dei più importanti festival italiani e stranieri.

IL REGISTA. Dice Christian Cinetto, regista del documentario e del corto: “Per qualsiasi persona portare a termine un’impresa, anche piccola, rappresenta una sfida. In una casa di reclusione, terminare un percorso, ha il sapore della conquista. Non importa il valore del risultato, ma importa la costanza, il non cedere, il riuscire a dimostrare a se stessi giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, che ce la si può fare. È un modo per dare speranza”.

IL BUDGET. Per sostenere economicamente la produzione del documentario, Jengafilm ha deciso di approcciare uno strumento conosciuto e spesso utilizzato con successo nel campo del cinema: il crowdfunding. Si tratta di una raccolta fondi dal basso che mette in atto un vero e proprio finanziamento collettivo del documentario. I contributori riceveranno in cambio delle "ricompense" a seconda della cifra donata: l'entrata libera alla prima, il blue-ray o una maglietta di A tempo debito. La cifra necessaria per la realizzazione è di 30mila euro ed è possibile contribuire alla campagna attraverso il sito fino al 21 giugno.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il cinema nel carcere Due Palazzi 15 detenuti che diventano attori

PadovaOggi è in caricamento