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Cronaca

Risse giovanili, pattuglie alle fermate dei bus e tavolo con i servizi sociali

Il Cosp ha affrontato il tema delle risse organizzate da giovani e giovanissimi coinvolgendo anche il provveditore scolastico e i servizi sociali

Pattuglie alle fermate dei mezzi pubblici e un tavolo permanente che sarà allargato ai servizi sociali e alla scuola. Queste le ultime novità uscite dal Cosp in merito agli ultimi episodi di risse giovanili, sventate dalle forze dell’ordine.

Il Cosp

Nella mattinata di mercoledì 26 gennaio il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica (Cosp) si è riunito per discutere di un problema che coinvolge i giovani: le risse. Tre gli episodi registrati negli ultimi giorni che hanno portato all’identificazione di oltre 250 persone, italiani e stranieri, padovani e non. Sei di loro hanno ricevuto un avviso orale. Il prefetto Raffaele Grassi ha incontrato quindi i vertici delle forze dell’ordine, gli assessori comunali alla Sicurezza e alla Scuola e il provveditore scolastico. Finora le forze dell’ordine hanno messo a punto un’accurata azione di prevenzione tenendo monitorati i social network che venivano utilizzati dai giovani per decidere il luogo e l’ora della rissa. Attività che sarà portata avanti.

I provvedimenti

Sarà creato un osservatorio permanente che potrà essere allargato alle istituzioni civili. Si riunirà una volta al mese e andrà ad analizzare il fenomeno e la sua portata, con l’obiettivo di capire quali azioni preventive si possono mettere in atto. Inoltre, alle fermate dei mezzi pubblici e nei luoghi considerati sensibili della città saranno posizionate delle pattuglie. «Il fenomeno va valutato nella sua effettiva portata – ha detto il prefetto – Non ci troviamo, allo stato, in  presenza di baby gang – come ho più volte detto – ma di condotte estemporanee promosse  tramite i social. L’attività di prevenzione svolta da parte delle Forze dell’ordine attraverso  le identificazioni intervenute è un deterrente importante che consente di acquisire  conoscenza sulle relative dinamiche. Ho ritenuto opportuno istituire un Osservatorio  permanente per favorire scambi informativi sul fenomeno affinché sia analizzato sotto i  diversi profili: i temi della sicurezza pubblica affidati alle Forze dell’ordine e quelli inerenti  il disagio sociali agli Enti istituzionalmente preposti. Il lavoro di squadra, in tali termini,  credo possa raccogliere i frutti del percorso multidisciplinare oggi intrapreso».  

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