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Cronaca

L'elettricità aumenta del 7.31%, Ascom: «Costi che erodono il redditto delle imprese»

I dati riferiti al quarto trimestre del 2018. Come avviene per i carburanti sono le tasse quelle che appesantiscono la spesa delle imprese anche in ambito luce e gas.

Un bel +7,31%. L'Indice Costo Energia Terziario – Elettricità (ICET-E), che misura l'andamento della spesa per la fornitura di energia elettrica sostenuta in regime di maggior tutela dai profili tipo di imprese del settore dei servizi, segna per l’appunto, per il IV trimestre 2018, un aumento del 7% abbondante rispetto al trimestre precedente.

Le preoccupazioni

«Un aggravio non da poco – commenta il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin – che conferma tutte le nostre preoccupazioni in ordine ad una erosione del reddito delle nostre imprese». Le quali, a ben guardare, hanno consumi importanti che, peraltro, variano da tipologia a tipologia di esercizio. Così, se un albergo che consuma 260mila kWh/anno ha il 37% dei consumi in fascia F1 (dalle 8 alle 19), un ristorante scende a 35mila kWh e al 34%, mentre un negozio alimentare, che consuma 75mila kWh sale al 45%, un bar al 46% con 20mila kWh, e un negozio non alimentare al 52% con 18mila kWh. In fascia F2 (dalle 7 alle 8 e dalle 19 alle 23) i bar consumano il 22% del totale giornaliero, i negozi alimentari il 24%, quelli non alimentari il 25%, gli alberghi il 29% ed i bar il 30%. Infine la fascia F3, quella notturna e festiva, vede i negozi non alimentari consumare il 23%, quelli alimentari il 31%, i bar il 32%, gli alberghi il 34% ed i ristoranti il 36%.

Il futuro

«Il problema – continua Bertin – è che si attendono ulteriori variazioni al rialzo nel prossimo futuro dal momento che l’aumento della spesa energetica, al momento congelata negli onori di sistema, prevede che gli stessi vengano comunque recuperati in un prossimo futuro».
Quindi si prevedono tempi grami. Significativo poi quanto incida la componente fiscale sulla spesa lorda per l’elettricità che, analizzando l'incidenza delle diverse componenti di costo, vede quella fiscale toccare, tra accise, oneri e iva, ben il  47,4% del totale, mentre la componente materia prima, pur in ascesa, misura solo il 38,1%. Insomma: così come avviene per i carburanti, sono le tasse quelle che appesantiscono la spesa delle imprese anche in ambito luce e gas.  E a proposito di gas, i consumi medi nel settore terziario relativamente a questa fonte energetica, vedono gli alberghi consumare 18mila metri cubi standard nel corso dei 12 mesi, mentre 7mila è il consumo dei ristoranti, 2.200 quello dei bar, 2mila quello dei negozi alimentari ed, infine, 1.800 i negozi non alimentari.

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