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Da Porto, Confagricoltura: “Alto rischio allagamenti, bisogna intervenire adesso”

In una lettera aperta, il presidente di Confagricoltura commenta il piano regionale degli interventi per la sicurezza idraulica del territorio e denuncia: "Non ci sono i soldi, bisogna vigilare affinché le opere prioritarie come i bacini di laminazione vengano realizzate subito"

Dopo l’alluvione dello scorso novembre abbiamo compreso che ci sono territori della nostra provincia in cui non si può più vivere e lavorare serenamente. Ogni perturbazione meteorologica del periodo autunnale e invernale può essere causa di allagamenti e anche di rovinose alluvioni”. Queste le parole con cui Antonio da Porto, presidente di Confagricoltura Padova commenta il piano regionale degli interventi per la messa in sicurezza idraulica del Veneto.

“L’alluvione dello scorso anno ha messo in luce lo stato di degrado, di abbandono, di incuria di fiumi e canali – continua Da Porto - Lungo gli argini sono evidenti i segni dell’erosione, dei fori causati dalle nutrie e da altri animali selvatici, le ostruzioni provocate dalla vegetazione spontanea. Purtroppo gli argini dei fiumi e dei canali demaniali, gestiti direttamente dalla Regione, da anni non vengono adeguatamente controllati e sottoposti a fondamentali opere di ordinaria e di straordinaria manutenzione”.

Il presidente della Regione, Luca Zaia, ha presentato un piano di interventi che prevede una spesa di 2 miliardi e mezzo di euro. “Il problema è che i soldi non ci sono e di una tassa di scopo meglio non parlarne – sottolinea il presidente dell'associazione di categoria - E allora? Allora si procederà gradualmente, a piccoli passi, concedendo priorità ad alcuni interventi prima che ad altri. Dobbiamo pretendere che i bacini di laminazione che compensano le piene dei fiumi Gorzone e Bacchiglione costituiscano delle priorità. Dobbiamo continuare a chiedere che la manutenzione straordinaria e ordinaria degli argini dei nostri fiumi venga effettuata”.

“Finché non verranno realizzati tali interventi strutturali – conclude - ampie aree del territorio subiranno allagamenti con conseguenti danni alle coltivazioni. La Regione deve dunque adottare misure immediate, finalizzate a indennizzare gli agricoltori danneggiati”.

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