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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Avviato in giunta regionale l'iter per il decreto legge su polizia locale e sicurezza

Assessore Corazzari: «Il Veneto intende diventare una regione pilota nella riorganizzazione dei corpi di polizia locale e arrivare a un sistema integrato tra le diverse forze dell’ordine»

Con la presentazione da parte dell’assessore regionale Cristiano Corazzari alla prima commissione del Consiglio regionale del Veneto ha preso avvio mercoledì l’iter di approvazione del disegno di legge della Giunta regionale del Veneto in materia di polizia locale e politiche di sicurezza. «Il Veneto intende diventare una regione pilota nella riorganizzazione dei corpi di polizia locale – ha premesso l’assessore, dettagliando i contenuti del nuovo ‘testo-quadro – e persegue l’obiettivo ambizioso di arrivare ad un sistema integrato tra le diverse forze dell’ordine, che assicuri in modo più efficiente la sicurezza urbana e il contrasto alla criminalità diffusa».

Il nuovo testo

Il ‘perno’ del nuovo testo, che ora dovrà affrontare l’esame della commissione e dell’aula – sono i 3850 agenti di polizia urbana attualmente in servizio negli enti locali del Veneto . «Un contingente importante, ma sottodimensionato – ha avvertito Corazzari – perché il Veneto è storicamente sotto il parametro convenzionale di un agente ogni mille abitanti. Uno degli obiettivi sarà proprio quello di implementare le unità di polizia locale e i suoi corpi speciali, non appena sarà operativo lo sblocco del turn-over per i personale degli enti locali». Il disegno di legge,  al quale faranno seguito linee-guida e provvedimenti attuativi, intende riorganizzare su scala territoriale e funzionale la polizia locale, attraverso gestioni associate su base distrettuale, e mira a mettere in dialogo operativo i diversi apparati di polizia, investendo su formazione degli agenti, messa in rete dei servizi informativi e  condivisione dei presidi tecnico-operativi.

Polizia moderna

«Ci interessa avere una polizia locale efficiente e moderna nel territorio, a servizio dei bisogni di sicurezza e protezione dei cittadini, qualificata per affrontare e contrastare i nuovi volti della criminalità, dalle contraffazioni allo spaccio agli assalti predatori delle bande organizzate – spiega Corazzari – Per  migliorare la presenza e l’operatività dei corpi municipali è necessario aggiornare le normative regionali e adeguarle alla riforma degli enti locali in corso e al trasferimento di maggiori competenze che derivano dal decreto nazionale sulla sicurezza che porta il nome del ministro Salvini».

I profili

«Gli agenti di polizia locale sono il primo baluardo per il controllo della sicurezza del territorio e il contrasto all’illegalità - continua Corazzari – Con questo provvedimento sarà possibile qualificare ulteriormente il profilo dell’agente municipale e garantire una organizzazione più razionale ed efficiente dei corpi locali, ponendo le basi per creare un sistema integrato che veda gli agenti di polizia locale lavorare insieme alle altre forze dell’ordine e avvalersi anche del supporto di nuove forme organizzate di presidio del territorio, dalle associazioni di volontariato per il controllo di vicinato ai soggetti privati che operano nella vigilanza. Mi auguro che l’assemblea legislativa possa affrontare in tempi celeri il lavoro istruttorio e approvare quanto prima questa operazione di ridisegno dei compiti della polizia locale – conclude Corazzari -  Solo una convergenza organizzativa e funzionale tra le diverse forze di polizia e un capillare lavoro di rete nel controllo e nella vigilanza potranno offrire un valido presidio alle domande di sicurezza e di legalità che i cittadini pongono con sempre maggiore urgenza».

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