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Cronaca Piazze / Via del Municipio, 1

In 1.500 a Padova contro la bocciatura del ddl Zan: «Le piazze di oggi sono il futuro»

Sabato 30 ottobre davanti a palazzo Moroni molti hanno scelto di manifestare contro l’affossamento al ddl Zan. Rabbia e forza, ma anche stanchezza nel dover riaffermare e dover lottare per far riconoscere ciò che già c’è: la voglia di amare chi si vuole e la libertà di potersi esprimere per come si è, senza per questo sentirsi in pericolo

Anche Padova come altre città italiane fa sentire la sua voce: oltre 1.500 i partecipanti alla manifestazione davanti a palazzo Moroni sabato 30 ottobre per protestare contro il voto del Senato che di fatto ha affossato la legge Zan contro l’omobitransfobia. Manifestazione organizzata, come si legge dall’evento Facebook, da Arcigay Tralaltro Padova, Coro Canone Inverso, Studenti Per Udu Padova, Rete degli Studenti Medi Padova e Famiglie Arcobaleno in Triveneto, ma in piazza molte sono le associazioni che hanno voluto essere presenti tra cui Non una di meno.

Una parità di diritti

Pochi giorni, ma la partecipazione è davvero importante e tra rabbia e delusione la bocciatura del ddl Zan dà oggi la spinta a chiedere una parità di diritti in tutto e per tutto, ma anche un’educazione che deve partire dalle scuole, facendo così capire che ogni persona è diversa, senza discriminazioni. Molti i giovani che sono stanchi di dover lottare per far riconoscere ciò che già c’è: la voglia di amare chi si vuole e la libertà di potersi esprimere per come si è, senza per questo sentirsi in pericolo.

L’intervento di Zan

Tanti gli applausi, ma di sicuro non sono come quelli sentiti in aula del Senato mercoledì 27 ottobre. Anche Zan è intervenuto al telefono, ricordandoli: «Non possiamo accettare che ci sia chi applaude per aver affossato una legge contro i crimini d’odio. Loro sono il passato, le piazze di oggi sono il futuro».

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