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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Chiesa, da Roma vento austerity arriva a Padova, decreto vescovile

Il vescovo Antonio Mattiazzo ha nominato un comitato che avrà il compito di sovrintendere a una riforma economica della Diocesi all'insegna di sobrietà e trasparenza. Punti fermi "finalità pastorale e bene comune"

Il richiamo all'austerity di Papa Francesco nei confronti delle istituzioni ecclesiastiche è ormai chiaramente uno dei cardini del suo pontificato. E in questo senso il vento del cambiamento pare essere giunto anche a Padova dove il vescovo Antonio Mattiazzo, dopo aver fatto eseguire un check-up dell'impianto economico-finanziario, patrimoniale e organizzativo della Diocesi e gli enti ad essa collegati, ha emanato un decreto che dà avvio a una riforma strutturale all'insegna di sobrietà, eticità e trasparenza.

IL DECRETO E LE FINALITÀ. "L'esigenza di una revisione della struttura economica della Diocesi nelle sue articolazioni, già avvertita negli anni recenti, è divenuta più pressante di fronte alla grave crisi economica, che obbliga a ripensare l'uso delle risorse disponibili al fine di garantire nel tempo la sostenibilità dell'azione pastorale" si legge nel decreto che di fatto istituisce un comitato che avrà il compito di sovrintendere a cinque gruppi di lavoro. Obbiettivi: "l'informatizzazione del sistema, con il coinvolgimento quindi delle parrocchie, la gestione economica nelle sue articolazioni, il regolamento dei processi autorizzativi da parte della Diocesi, l'organizzazione dell'ente e la gestione del personale". "La finalità pastorale e il bene comune - specifica il vescovo - rimangono i riferimenti preminenti della revisione strutturale". "Con queste scelte ci si propone di migliorare la gestione economica con una appropriata organizzazione e decisione strategica rendendola nel contempo sempre più trasparente e mettendola al servizio dell'azione pastorale della Chiesa - continua il decreto - Occorre prendere coscienza che è in gioco la nostra responsabilità e il valore della nostra testimonianza".

DAL "CENTRO" ALLE PARROCCHIE. "Contestualmente a questa riforma al centro - specifica l'atto vescovile - è necessario che anche nelle parrocchie si attui una gestione corretta e responsabile delle risorse economiche: facendo, in modo che i consigli parrocchiali per la gestione economica funzionino in ottemperanza al regolamento, presentando puntualmente i bilanci redatti secondo le modalità richieste, attenendosi alle normative sia canoniche che civili e amministrative. Sarà pure messo in atto un opportuno controllo, nel senso di aiutare le parrocchie alla corretta gestione economica". Infine Mattiazzo richiama l'attenzione su "le indicazioni che, sulla gestione dei beni della Chiesa, sono state proposte dai gruppi di studio del II convegno ecclesiale di Aquileia del 2012", con particolare attenzione alle opere caritative.
 

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