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Cronaca

Degrado e sporcizia in cinque parchi giochi per bimbi, arriva la denuncia di una mamma

Zofia Mackiewicz pubblica un reportage e chiede l'intervento del Comune di Padova

Erba alta, alberi malati che stanno morendo, vialetti coperti di foglie e rami, mozziconi, rifiuti, giostre pericolanti e non solo. E’ la fotografia di cinque parchi padovani che scatta Zofia Mackiewicz, una mamma che ha denunciato al Comune l’inadeguatezza delle aree gioco dedicate ai più piccoli. La donna ha inviato una segnalazione con tanto di album fotografici e descrizioni dettagliate, chiedendo un intervento urgente di riqualificazione.

I PARCHI. Al centro della protesta ci sono: il giardino Città dei bambini in via Santa Eufemia, al Portello; il giardino Perlasca, in via San Pio X; i giardini dell'Arena, in pieno centro; il Giardino dei Gelsi, in via Monte Cengio; il giardino Usignolo, in via Rovigo, alla Paltana. “Non nascondo che lo stato attuale dei parchi gioco di Padova non risponde a nessun criterio di benessere dei bambini”, spiega Zofia, “diversamente da altri parchi gioco che si possono trovare non all’estero o in altre regioni, ma anche solo in altri comuni della nostra provincia”.

LO SCOPO. “Le aree gioco che ho visitato non rispondono alle esigenze dei bambini”, aggiunge Zofia, “sono in uno stato di degrado, sono sporche e trascurate, ma soprattutto rappresentano un reale pericolo per i bambini e impediscono la libera esplorazione e gioco, indispensabili per il loro sano sviluppo motorio. Spero che questa mia segnalazione possa permettere al Comune di attivare tutti gli interventi necessari per garantire la sicurezza dei numerosi bambini che quotidianamente frequentano questi parchi”.

I NUMERI. La risposta del caposervizio al verde pubblico di Padova, l’ingegner Paolo Salvagnini, non si è fatta attendere. “Il Comune di Padova attualmente conta nel suo territorio 91 aree gioco nelle aree verdi pubbliche”, afferma Salvagnini, “sono presenti in totale 593 attrezzature per il gioco di vario tipo, oltre a circa 400 attrezzature all’interno degli istituti scolastici (senza considerare le numerose attrezzature per il fitness)”.

I CRITERI. “Il grado di affluenza e di utilizzo delle aree gioco conferma come queste rispondano ai criteri di benessere e di sicurezza, che in alcuni casi sono stati attestati da enti certificatori, come l’istituto Italiano Sicurezza dei Giocattoli che viene citato nella sua segnalazione”. Zofia, non soddisfatta, continua a dare battaglia sul suo profilo Facebook e annuncia l'avvio di una petizione.

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