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Cronaca Santo / Via San Francesco, 38

Svaligiato l'ex bar Alexander: prima della riapertura sparisce il mobilio

Nuovo, seppur marginale, colpo di scena nella vicenda che vede protagonista Emanuele Lovato, in carcere per spaccio. Il locale, alla ricerca di una nuova gestione, è stato depredato

Durante la ricerca di un nuovo gestore per il locale di via San Francesco chiuso da ottobre, il 64enne proprietario dell'immobile è stato accusato di aver fatto razzia di suppellettili e mobili. A sporgere la querela che ora lo vede denunciato per appropriazione indebita è stata la donna veronese titolare della licenza.

Il locale

La presunta vittima è una 62enne, madre di Emanuele Lovato che fino a inizio ottobre era alla guida dello storico Alexander Bar al civico 38 di via San Francesco. L'uomo si trova in carcere in attesa del processo che lo vede imputato per spaccio e riciclaggio nell'ambito di un traffico di droga milionario. Il locale, pur dichiarato estraneo alla vicenda, rimasto senza titolare aveva abbassato le serrande e la madre di Lovato era stata nominata dalla procura sua sostituta nella gestione della licenza.

La denuncia

Con Lovato in cella il proprietario dell'immobile, il 64enne padovano F.S. si è trovato senza l'introito dell'affitto che il titolare della licenza doveva versare mensilmente. Secondo quanto raccontato dalla 62enne l'uomo avrebbe dunque avviato le ricerche di un nuovo gestore. Un candidato pare si fosse anche trovato ma il proprietario, sempre a detta della donna, approfittando del fatto che lei vive a San Bonifacio, si è introdotto nel bar facendo sparire mobilio, accessori, addirittura alcuni generi alimentari. Tutto materiale di proprietà dei Lovato, rimasto all'interno dopo l'improvvisa chiusura. La 62enne ha sporto denuncia ai carabinieri di Prato della Valle, accusando il proprietario di essersi appropriato dei suoi oggetti.

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