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Vita da pendolare per il rifugiato: da Roma al Veneto per derubare i viaggiatori sul treno

Vere e proprie incursioni sui convogli ad alta velocità. Nonostante il titolo di richiedente asilo è sospettato di decine di furti commessi durante le sue frequenti trasferte

Viaggiava tra la capitale e il capoluogo lagunare con la frequenza di un assiduo pendolare. Lo scopo però, era tutt'altro che nobile. Z.I., nato in Bosnia Erzegovina, dal 2016 gode della protezione internazionale e vive nel gigantesco campo nomadi di via Salvati alle porte di Roma, uno dei più grandi d'Europa. La sua vera casa però erano ormai i treni Italo e FrecciaRossa con cui raggiungeva il Veneto quasi quotidianamente.

Freddo e spudorato

La polizia ferroviaria gli ha messo gli occhi addosso dopo un furto risalente al 10 gennaio. Su un treno Italo in partenza da Venezia il 45enne è stato sorpreso senza biglietto e invitato a scendere alla prima stazione utile, quella di Padova. Non ha protestato, ma scendendo ha raccolto come se nulla fosse la grande valigia che un passeggero aveva lasciato nel vestibolo tra due vagoni, essendo particolarmente ingombrante. A far scattare l'allarme è stato lo stesso passeggero, che dopo la partenza ha raggiunto la toilette accorgendosi della sparizione del bagaglio e allertando il capotreno, che a sua volta ha chiamato la polizia ferroviaria della stazione euganea. L'immediato controllo dei filmati delle telecamere ha permesso di vedere il 45enne allontanarsi tranquillamente con la valigia, uscendo dalla stazione e facendo perdere le proprie tracce.

Nessun dubbio

La svolta è arrivata qualche settimana dopo, quando gli agenti hanno notato un uomo sospetto aggirarsi tra i pendolari che aspettavano il treno regionale per Bologna. Privo dei documenti, mentre si trovava in ufficio per l'identificazione i poliziotti si sono resi conto che era lo stesso uomo visto allontanarsi con la valigia il 10 gennaio. Aveva addirittura addosso gli stessi abiti.

Le indagini

Gravato da numerosi precedenti per furto sia a Roma sia, negli ultimi periodi, proprio a Padova, Z.I. è stato denunciato. Le indagini si concentrano ora su tutte le segnalazioni di furto presentate da passeggeri che percorrevano la tratta Roma-Venezia, per capire se e quanti episodi possano essere riconducibili al bosniaco. ben più arduo sarà tentare di recuperare la refurtiva, che con tutta probabilità veniva introdotta nel campo nomadi e prontamente rivenduta.

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