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Cronaca Selvazzano Dentro

Nuove accuse per il bandito che derubava gli anziani: la vittima lo riconosce sul giornale

Arrestato a novembre per una brutale rapina ai danni di un 80enne, è ora accusato di un altro furto analogo. Entrambi gli episodi risalgono a settembre, ora si cerca il complice

Si aggrava il quadro accusatorio di un giovane pluripregiudicato, accusato dell'ennesimo episodio di furto ai danni di un anziano. Già in carcere per una violenta rapina insieme a un complice, è stato raggiunto da una nuova denuncia dopo essere stato riconosciuto dalla vittima.

Individuato

Valentino Radosavljevic, 25enne di origine croata nato a Milano, è stato denunciato al termine di una meticolosa indagine condotta dai carabinieri di Selvazzano. Gli inquirenti sono risaliti al giovane dopo aver raccolto la testimonianza di un 76enne che il 13 settembre scorso è stato derubato da due uomini che quella mattina, poco prima delle 12, si sono presentati alla sua porta fingendosi un rappresentante e un operaio.

Il raggiro

Uno dei due, vestito di un elegante completo da lavoro con tanto di cartellino, ha spiegato all'anziano che i lavori in corso per l'installazione della fibra telefonica avevano causato una perdita di gas e urgeva un controllo del suo impianto domestico. A quel punto è subentrato un secondo uomo vestito da tecnico e il 76enne, spaventato, li ha lasciati entrare. Mentre uno fingeva di controllare le tubature, l'altro ha approfittato dello smarrimento della vittima e gli ha consigliato di riporre gioielli e contanti nel frigorifero perché non si rovinassero a causa delle esalazioni. Una delle più classiche truffe, puntualmente andata a segno. In un momento di distrazione il giovane ha arraffato i preziosi e, rassicurato l'anziano, i due banditi si sono allontanati.

Nessun dubbio

Solo in seguito il 76enne si è reso conto del raggiro, ma la vera sorpresa è arrivata il 13 novembre. Sui quotidiani l'anziano ha letto dell'arresto di due giovani ladri, che a settembre avevano derubato in casa un 80enne di Monselice. La storia e la fotografia di uno dei delinquenti lo hanno fatto trasalire: quel giovane era lo stesso sedicente professionista che aveva suonato alla sua porta. La vicenda ricalcava la sua e il periodo era lo stesso. Ha raccontato tutto ai carabinieri, che grazie a una serie di analisi hanno stretto il cerchio attorno a Radosavljevic.

Accuse pesanti

Il 25enne, catturato a novembre ad Adria, si trovava già in carcere dove gli è stata notificata l'ennesima denuncia. Proseguono le indagini per capire se il complice che ha agito a Selvazzano sia lo stesso che, pochi giorni prima, lo aveva aiutato anche a Monselice. In quell'occasione la coppia di criminali era stata scoperta dalla vittima che aveva tentato di reagire ed era stata brutalmente picchiata finendo con una costola rotta.

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