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Cronaca Granze / Via Nuova Zelanda

Bloccano per protesta i mezzi che trasportano la spesa a domicilio: denunciati 17 manifestanti

I lavoratori della Easycoop, rappresentati dalla Si Cobas, hanno messo in atto un presidio in zona industriale a Padova

Sull’onda della protesta in corso a Bologna per l’ottenimento di tutele contrattuali, nella mattinata di martedì 7 dicembre i lavoratori della Easycoop del capoluogo emiliano, rappresentati dalla Si Cobas, hanno messo in atto un presidio dinanzi ai magazzini in via Nuova Zelanda a Padova.

I fatti

La protesta, consistente nel materiale blocco dei mezzi che trasportano la spesa a domicilio a Padova e in provincia, ha creato non pochi disagi dato il prezioso servizio garantito, soprattutto in emergenza epidemiologica. Sul posto è immediatamente intervenuto personale della sezione volanti e della Digos della Questura di Padova: a fronte dell’attività effettuata sono 17 le persone identificate e denunciate per violenza privata e per aver manifestato senza preavviso (ai sensi dell’art. 18 Tulps). Al vaglio dell’autorità ulteriori provvedimenti nei confronti dei promotori.

La replica dei sindacati

La versione della Questura non convince i sindacati che replicano. Spiega Marco Zanotto di Adl Cobas: «All'interno del magazzino Easycoop ci sono due aziende (Futura Logistica che si occupa degli autisti che fanno le consegne e Logitech che si occupa del magazzino e dei magazzinieri). Entrambe pagano i lavoratori utilizzando i contratti di pulizia (6 euro l'ora), quindi trecento euro in meno del contratto della logistica, che è quello a cui avrebbero diritto. Gli altri lavoratori presenti sono part time. A Bologna si è aperta la vertenza per rivendicare in primis il contratto che dovrebbero avere e non quello di un lavoro che non fanno e poi condizioni migliori: la trasformazione dei tempi determinati, che i part time siano rispettati o adeguati. Stesse rivendicazioni anche a Padova. A Bologna Easycoop ha chiuso il magazzino e trasferito a Padova il lavro. I lavoratori, anche gli autisti, hanno così organizzato un'assemblea. Di quello si tratta, una assemblea per condividere i problemi dei lavoratori. Che si sia trasformata in violenza, pare paradossale. Ma dove c'è stata la violenza? Violenza è sfruttare e sottopagare i lavoratori». 

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