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Cronaca Este

Baby gang mette a ferro e fuoco il paese: dopo la rapina, i selfie con i cellulari rubati

Ennesimo episodio violento a Este legato a un gruppo di teppisti, alcuni dei quali minorenni. Due di loro erano già stati coinvolti nel brutale pestaggio di due uomini in strada

Vorrebbero fare loro la cittadina, spadroneggiare senza regole. Fanno forza sul branco, sono giovanissimi e violenti. Una vera e propria baby gang imperversa negli ultimi mesi a Este e al duplice pestaggio in strada di fine ottobre si aggiunge ora una rapina sul treno.

La rapina

Per il fatto, che risale al 10 novembre, i carabinieri dopo una capillare indagine hanno denunciato sei ragazzi, quattro dei quali minorenni. A incastrarli sono state le testimonianze delle vittime, le immagini dei circuiti di videosorveglianza ma soprattutto una serie di selfie salvati nei cellulari che avevano in casa, tutti rubati. Come ricostruito, quella sera attorno alle 19 la banda è salita a bordo del treno regionale che va da Monselice a Montagnana. Arrivati alla stazione di Este, un attimo prima che si aprissero le porte, hanno sfilato gli smartphone a due giovani cinesi, un 18enne di Anguillara e un 16enne di Brugine, scappando lungo la banchina. Una delle vittime li ha inseguiti, ma uno dei rapinatori ha estratto un cacciavite puntandoglielo addosso e minacciandolo, costringendolo a lasciarli fuggire.

L'indagine e le denunce

Dalla querela degli asiatici è nata l'indagine che, grazie alle riprese delle telecamere in stazione, ha portato a individuare il gruppetto. Identificati i sei partecipanti, i carabinieri ne hanno perquisito le abitazioni recuperando otto cellulari tutti risultati rubati. All'appello mancavano i due sottratti sul treno, ma negli altri vi erano prove schiaccianti. Video e fotografie ritraevano la gang e alcuni frame erano stati registrati proprio la sera del 10 novembre, proprio su quel treno. Dettagli che li hanno inchiodati alla scena del crimine e che sono costati loro l'accusa di rapina impropria. A essere denunciati sono il 18enne B.A.Y., il coetaneo S.B. e il fratello di quest'ultimo di 16 anni. Con loro un 14enne di Ponso (l'unico non residente a Este) e due 17enni, uno dei quali deve rispondere anche di porto abusivo perché è colui che aveva addosso il cacciavite.

Il pestaggio in strada

Accuse gravi, che aprono nuovi scenari investigativi poiché resta da capire dove i cellulari siano stati rubati e porta in luce la possibilità che il gruppo sia coinvolto in altri crimini. Di certo sono gli autori del pestaggio che la mattina del 31 ottobre ha portato al ferimento di un 44enne e di un 63enne. Una scena di inaudita brutalità con il primo, un ciclista, preso a testate e buttato a terra per aver ripreso i ragazzini che avevano attraversato la strada con il semaforo rosso. All'altro lo stesso trattamento era stato riservato per aver tentato di soccorrere il più giovane.

Il branco

I responsabili sono dunque gli stessi? Sì, almeno in parte. In paese si sarebbe formato un gruppo di ragazzini, hanno tra 14 e 18 anni, sono tutti studenti nati in Italia da famiglie di origine marocchina. Tra i leader i due fratelli di 18 e 16 anni, già denunciati quel 31 ottobre con altri due 15enni e un terzo complice. Le indagini dunque proseguono per capire se e come siano coinvolti in ulteriori episodi violenti.

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