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Cronaca

Detenuto risarcito, Antigone contro Bitonci:"Non conosce diritti umani"

L'associazione interviene sulla reazione del primo cittadino di Padova ad uno dei primi casi in Italia di applicazione per un detenuto del carcere Due Palazzi del "rimedio compensativo" a causa del sovraffollamento

"Il sindaco di Padova ignora la legge. Non sa cosa siano i diritti umani. Non conosce le norme e le sentenze della Corte Europea dei diritti umani". Sono le prime parole di Patrizio Gonnella, presidente nazionale di Antigone, in seguito alla reazione del primo cittadino euganeo ad uno dei primi casi di applicazione per un detenuto del carcere Due Palazzi del decreto che prevedeva un rimedio compensativo per coloro che avessero subito un trattamento inumano e degradante ai sensi della Convenzione europea dei Diritti dell'uomo che fissa in 3 metri quadrati pro capite lo spazio minimo in cella.

CENTINAIA I RICORSI. "L'Italia ha per anni maltrattato i propri detenuti - prosegue Gonnella - Il risarcimento è d'obbligo perché lo prevede la legge e perché, suo malgrado, siamo in Europa. Solo il difensore civico di Antigone ha già presentato centinaia di ricorsi. Questa è la prima condanna. Stia tranquillo Bitonci che ne arriveranno altre. D'altronde le colpe hanno nomi precisi molti dei quali leghisti: una menzione la meritano Bossi, la cui legge sull'immigrazione ha riempito le carceri; Castelli, che negli anni in cui era ministro ha lasciato il sistema penitenziario nel degrado totale. La Corte dei Conti - conclude - dovrebbe rivalersi su di loro".

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