rotate-mobile
Cronaca Carmignano di Brenta

Madre aggredita fa arrestare il figlio pusher: le aveva trasformato la casa in raffineria

La donna ha chiamato aiuto durante un furioso litigio. In casa i militari hanno scoperto le prove di una coltivazione di marijuana. Giro di vite sullo spaccio: tre arresti

Tempi duri per gli spacciatori in territorio padovano, che in questi giorni hanno i carabinieri con il fiato sul collo. Lo testimoniano i risultati raggiunti dai militari nelle ultime ore, con tre arresti legati al mondo dello spaccio.

Una donna disperata

Nel pomeriggio di giovedì i carabinieri di Carmignano di Brenta sono intervenuti nella casa di un 33enne di Fontaniva che stava aggredendo la madre durante un litigio. La donna, terrorizzata, ha chiesto aiuto al 112 che ha inviato una pattuglia. Quello che era cominciato come un servizio per placare una lite domestica ha avuto un esito ben diverso: in cucina, in bella vista, i militari hanno notato un barattolo con della marijuana essiccata e hanno deciso di approfondire.

La coltivazione casalinga

Dopo aver calmato l'uomo e messo al sicuro la madre, lo hanno interrogato a lungo, trovando nella sua camera un perfetto kit da spacciatore. 170 grammi di cannabis, 1 grammo di hashish, semi di canapa indiana e tutto l'occorrente per coltivare, preparare e confezionare la droga prima di venderla. Indizi inconfutabili: la merce è stata sequestrata e il 33enne è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti finendo al Due Palazzi.

Irrispettoso dei divieti

Due tunisini sono stati ammanettati nella stessa giornata dai carabinieri di Padova. Giovedì pomeriggio in via Turazza, zona Stanga, hanno rintracciato un 36enne già gravato dal divieto di dimora in Veneto per reati legati allo spaccio di droga risalenti al 2016. I militari lo cercavano perchè i colleghi di Piazzola, avendo scoperto che l'uomo continuava indisturbato a gestire i suoi traffici illeciti in provincia, hanno chiesto un inasprimento della sanzione. Si è così passati dal divieto di dimora all'ordine di carcerazione, che ha condotto il tunisino nel penitenziario del capoluogo.

Pusher di strada

Alle 21.30 è stato invece sorpreso dalle parti del Bassanello un 31enne, che si aggirava per via Isonzo con 5 grammi di stupefacente e 50 euro in contanti, proventi dell'attività di spaccio. Fermato, il giovane è stato portato nelle camere di sicurezza della caserma di Prato della Valle dove ha passato la notte in attesa della direttissima della mattina dopo. Ha invece rimediato una denuncia per spaccio di stupefacenti il 53enne pugliese pizzicato mercoledì in via Tommaseo mentre cedeva a un 59enne veneziano del metadone. Addosso aveva 30 euro guadagnati illecitamente, che sono stati sequestrati, mentre l'acquirente è stato segnalato alla prefettura come consumatore abituale.

Insulti ai militari

Guai anche per un altro cittadino tunisino, accusato di oltraggio a pubblico ufficiale. Il 33enne era in via dei Colli, poco distante dal Sert, quando alla vita di una pattuglia dei carabinieri li ha insultati pesantemente. Inutili i tentativi di calmarlo: le urla sono proseguite fino a costargli una denuncia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Madre aggredita fa arrestare il figlio pusher: le aveva trasformato la casa in raffineria

PadovaOggi è in caricamento