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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Piove di Sacco

Non si accorgono dell'emorragia cerebrale in atto, condannati medici di Piove di Sacco

Il Tribunale di Venezia risarcisce una donna di 53 anni. La paziente subì danni gravissimi

La donna aveva un'emorragia cerebrale in atto, ma i medici non se ne sono accorti. Secondo quanto riportato dai quotidiani locali, il Tribunale di Venezia ha condannato a pagare l'Asl 3 Serenissima, per una trombosi con emorragia cerebrale non riconosciuta in tempo dai medici dell'ospedale di Piove di Sacco.

I DANNI.

La 53enne ha subìto danni gravissimi, soffre di problemi psichici e da dieci anni dev'essere assistita 24 ore su 24 da una badante. Dovrà essere risarcita con quasi due milioni di euro, oltre ad interessi e alla rifusione degli ingenti costi sostenuti per le consulenze medico legali esperite nel corso della causa. La donna rappresentata dal figlio, in qualità di amministratore di sostegno, ha vinto una battaglia legale proseguita per oltre sette anni.

LA VICENDA.

Quel fatidico giorno, la 53enne è stata accompagnata dai familiari al Pronto soccorso di Piove di Sacco alle 6.30. Nonostante fosse stata registrata in codice rosso, la donna è rimasta lì per ore senza essere sottoposta neanche a una Tac. Solo a mezzogiorno qualcuno decide di trasferirla nel reparto di Neurochirurgia dell’Azienda ospedaliera. Lì i medici si rendono conto della gravità della situazione e la donna viene sottoposta ad un intervento chirurgico. La donna viene salvata, ma ormai sono passate più di sei ore e i danni sono irreparabili. Nel corso della lunga causa la difesa della Ulss 3 ha cercato di dimostrare che l'ospedale di Piove di Sacco non aveva colpe e che a ritardare l'intervento erano stati i sanitari dell'ospedale di Padova, ma i periti del Tribunale hanno escluso responsabilità a loro carico.

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