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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Nuovo ospedale di Padova: si riaccende il dibattito tra Comune, Università e Regione

Diverse le posizioni in campo. Il sindaco Giordani vuole costruire due torri tra un edificio e l'altro della struttura attuale. Rizzuto e Zaia dicono "No". L'ex sindaco Bitonci pronto a presentare una mozione in Consiglio comunale

Il dibattito sul nuovo ospedale di Padova, aperto ormai da oltre dieci anni, non accenna ad arrestarsi. Finora sono stati tanti i progetti presentati alla cittadinanza (a Padova Est, a Padova Ovest, all'areoporto Allegri, il "nuovo su vecchio" e non solo), ma pochi i punti arrivo. Sergio Giordani e Arturo Lorenzoni in campagna elettorale hanno da sempre sostenuto con forza la soluzione "nuovo su vecchio", ovvero ristrutturare profondamente step by step gli attuali edifici dell'Azienda ospedaliera. Idea che si è recentemente evoluta in "nuovo vicino a vecchio": costruire da zero due grattacieli tra un polo e l'altro dell'attuale cittadella sanitaria di via Giustiniani.

LA REGIONE.

Con la sconfitta di Massimo Bitonci alle elezioni, la soluzione Padova Est sembra destinata a finire nel cassetto. Questo rappresenta un passo indietro per l'Università di Padova e per il governatore del Veneto, Luca Zaia, che avevano ormai "benedetto" l'iter Padova Est. "Vedo che sul nuovo ospedale di Padova continua il dibattito e mi spiace che il sindaco, che tra parentesi non ho mai incontrato, rimanga sulle sue posizioni". Si è espresso così Zaia alla Biennale di Venezia, in occasione della visita del Presidente della Repubblica Mattarella. "Padova Est è una scelta tecnica e non politica. Rivedere oggi tutta la progettualità e proporre la soluzione del nuovo sul vecchio, che i tecnici hanno vagliato, definendola improponibile, significa mettere in discussione tutto quello che i tecnici hanno fatto. E si aprirebbero così diversi fronti - ha concluso Zaia - dal danno erariale alla presa in considerazione di varie soluzioni, riguardo alle quali non escludo quella di uscire dalla città".

L'UNIVERSITÁ.

Il cronoprogramma, così, rischia di saltare e il rettore Rosario Rizzuto lancia un ultimatum a Palazzo Moroni. "Tornare al punto zero sarebbe una sconfitta per tutti. Si deve andare avanti, dare alla città di Padova un nuovo ospedale capace di rispondere alle esigenze dei cittadini e della Scuola di Medicina, che diventi punto di riferimento regionale, nazionale e internazionale". L’Università da sempre sostiene la costruzione di una nuova struttura, considerando l’ipotesi “nuovo su vecchio” impraticabile. Due i motivi principali: la carenza di spazi liberi all'interno di via Giustiniani e la difficoltà di garantire assistenza di alto livello ai pazienti tra un cantiere e l'altro.

IL SINDACO.

Il sindaco Giordani spiega così le sue convinzioni. "Voglio per la mia città la migliore struttura ospedaliera possibile nel minor tempo possibile a partire però da una reale ricognizione dei dati oggettivi e della reale situazione di fatto, questo per renderne finalmente certa la fattibilità alle condizioni più positive per Padova", sottolinea, "La dettagliata proposta avanzata da me e dal vicesindaco è strutturalmente diversa da quanto immaginato dall’ex sindaco all’inizio del suo mandato, non prevede un opera di rattoppo, ma una trasformazione pressoché integrale e soprattutto tiene conto con rigore delle criticità che ci sono note. Sono conosciute le posizioni in campo. Quella dell’Università, di cui ho e abbiamo grande considerazione, quella della Regione, che ugualmente rispetto profondamente, quella della Provincia di Padova, per cui vale la stessa attenzione. Ciò che pensa e che sostiene con convinzione tutta l’Amministrazione comunale che guido è altrettanto noto, se non altro perché è una posizione esplicitata con trasparenza e soprattutto passata al vaglio del voto popolare dei padovani solo due mesi fa. Non è certo questo un fattore secondario ed è anche per questo chiedo lo stesso rispetto che offro e continuerò ad offrire a ciascuna Istituzione. E’ decisamente meglio e più consigliabile per tutti sgombrare il tavolo dagli inutili bracci di ferro, io ho le mie idee e le difenderò nel merito, ma non ho impuntature da difendere a prescindere. Sono quindi certo che insieme troveremo la strada che va nella direzione giusta, nei tempi giusti".

BITONCI.

"Chiediamo a questa Amminstrazione che dica in maniera definitiva un Sì o un No e lo faremo attraverso lo strumento della convocazione del Consiglio comunale con una mozione del nostro gruppo sull'ipotesi e sull'accordo di programma già scritto: Padova Est - ha dichiarato l'ex sindaco Massimo Bitonci - Siamo pronti ad appoggiare un'eventuale azione di responsabilità nei confronti degli amminiwestratori per un danno erariale dal momento che l'accordo di programma era già pronto e bastava solo firmarlo. Bastava anche solo una proroga. Non si è voluto fare questo e si è voluto andare verso una strada oramai chiusa e l'impossibiltà di dare ai padovani un nuovo polo ospedaliero. Chiediamo che il Consiglio comunale venga convocato in tempi celeri. Ribadisco che loro non centrano nulla sui costi perchè è tema regionale".

LA PROVINCIA.

La Provincia rilancia l’area dell'aeroporto Allegri, in via Sorio. “La posizione in merito al luogo dove realizzare il nuovo ospedale è nota, chiarissima e documentata da tempo” dice il presidente Enoch Soranzo, “L'area dell'aeroporto è l'ideale ed è dotata dei migliori requisiti richiesti per la realizzazione del nuovo ospedale. La superficie tra via Sorio e l'argine del Bacchiglione è di 750.000 metri quadri, sufficienti a realizzare una struttura più che completa, compreso il Campus universitario. La zona è servita dalla tangenziale, si trova a ridosso della linea alta velocità e del tracciato della metropolitana di superficie. Il tutto senza dimenticare che è a ridosso del centro città. Inoltre di fronte all'aeroporto esiste l'ospedale ai Colli che si estende su 380.000 metri quadri”.

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