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Cronaca

Diciassettenne aggredito, il Questore respinge le accuse della famiglia: «Azione legittima»

«Le Forze di Polizia, non procedono esclusivamente al controllo dei pregiudicati. Si tratta della prevenzione di cui diffusamente si parla nel corso di dibattiti e di interventi vari, da parte di specialisti e semplici cittadini»

Il Questore di Padova, Antonio Sbordone, difende i suoi agenti dalle accuse di abusi e violenze mosse dalla famiglia di un diciasettenne, che ha presentato tramite il proprio legale, l'avvocata Cristina Bissacco, regolare denuncia all'autorità giudiziaria: «Il giovane coinvolto, a seguito di visita medica, è risultato guaribile in 5 giorni. Lo stesso, a metà febbraio, è stato sottoposto ad interrogatorio dall’Autorità Giudiziaria, (il tribunale dei minori, n.d.r.) per le ipotesi di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, solo a seguito del quale, come si apprende dalla stampa locale, avrebbe rilasciato dichiarazioni accusatorie nei confronti degli operatori». E' il passaggio più significativo di una nota diffusa in giornata, che è poi la risposta ai tanti articoli pubblicati da quando si è venuti a conoscenza della notizia. Quel «solo a seguito del quale» toglie ogni dubbio su quella che è l' opinione e la posizione su quanto accaduto del Questore di Padova, Antonio Sbordone. 

Materia delicata

La notizia chiaramente ha fatto rumore, non poteva che essere così. Trattandosi di materia alquanto delicata, la legale della famiglia ha spiegato i motivi che hanno portato a fare la denuncia solo dopo qualche settimana che il fatto è avvenuto. «Bisognava fare mille verifiche e poi anche rifarle», ci aveva detto al telefono l'avvocata Bissacco. Inoltre, ci aveva altresì spiegato la legale, il giovane era in stato di choc, spaventato. E lo è stato per diverse settimane tanto da preoccupare i genitori. Solo dopo insistenze dei famigliari ha deciso di rivolgersi a qualcuno per farsi aiutare. Notizia di giornata, riportata da Il Mattino, la nonna del ragazzo ha scritto una mail a Ilaria Cucchi: «Visto che si occupa di diritti ho chiesto come possiamo muoverci. Per noi è una questione di giustizia», ha dichiarato alla giornalista del quotidiano, la signora. 

16 dicembre

Tornando al Questore, che chiaramente difende l'operato dei suoi agenti, ha sottolineato la legittimità del fermo. «Ritengo utile richiamare l’attenzione su alcuni concetti che attengono al ruolo, ai compiti, all’attività e alle responsabilità che la legge attribuisce agli Ufficiali e agli Agenti di Pubblica Sicurezza. In particolare si vuole sottolineare che le Forze di Polizia legittimamente procedono al controllo delle persone al fine di verificare. In conseguenza della resistenza capita che gli agenti riportino lesioni, anche gravi. Nell’ultimo periodo sono stati 28 i poliziotti feriti tra i quali alcuni in modo grave. È quello che è successo nel corso del legittimo controllo di polizia di due giovani, la sera del 16.12.2022, di cui ha riferito la cronaca, nel corso del quale, mentre uno di essi ha fornito i documenti in tutta serenità, l’altro ha reagito violentemente contro gli agenti provocando ad uno di essi lesioni guaribili in 40 giorni. Il giovane coinvolto, a seguito di visita medica, è risultato guaribile in 5 giorni». Il Questore non nega ci sia stata quindi una collutazione tra i due. Determinante è quindi verificare se davvero gli agenti non si sono presentati al giovane come tali. Lo hanno fermato in una via, come avevamo già scritto, poco illuminata e senza la presenza di video camere, senza le quali al giorno d'oggi sembra non si possa fare più nulla. 

Prevenzione

Il Questore ha voluto anche evidenziare la grande attività svolta sul territorio da parte degli agenti di Polizia, che è poi quello che gli chiedono i cittadini. E la politica. E Sbordone questo lo fa intendere in maniera inequivocabile: «Le Forze di Polizia, non procedono esclusivamente al controllo dei pregiudicati. Si tratta della prevenzione di cui diffusamente si parla nel corso di dibattiti e di interventi vari, da parte di specialisti e semplici cittadini». Fa anche un'altra considerazione, che parte dal generale ma che ci riporta poi alla vicenda di cui tanto si sta parlando e scrivendo: «In conseguenza della resistenza capita che gli agenti riportino lesioni, anche gravi. Nell’ultimo periodo sono stati 28 i poliziotti feriti tra i quali alcuni in modo grave, come è accaduto anche in questo caso». Nel comunicato il Questore Antonio Sbordone riporta i dati delle attività portate avanti in questi anni e ne rivendica i risultati: 141.410 persone identificate, 53.746 veicoli controllati, 339 persone arrestate, 2.563 persone denunciate, 56,513 chili di sostanze stupefacenti sequestrate, 450 espulsioni adottate nei confronti di cittadini stranieri irregolari e 8 provvedimenti di allontanamento dal territorio nazionale di cittadini comunitari.

Fattispecie

La questione però non è generale, ma è relegata a una precisa fattispecie riguardo cosa fosse accaduto quella notte di dicembre. Questo va chiarito, perché come si deve credere alla buona fede degli agenti e del Questore, merita lo stesso trattamento anche il ragazzo rimasto suo malgrado vittima di questo fatto, e i suoi famigliari. Le botte il ragazzo le ha prese, altrimenti 5 giorni di prognosi non glieli avrebbero dati in Pronto Soccorso. «Il fermo di una persona è un atto legittimo - ha ribadito ancora il Questore tornando al caso  - le verifiche interne circa eventuali abusi e condotte non conformi alle leggi e regolamenti nel caso in argomento, hanno dato esito negativo. Ove l’Autorità Giudiziaria avviasse un procedimento, si collaborerà con tutto l’impegno doveroso e necessario. Gli Agenti e la Polizia di Stato valuteranno le azioni da intraprendere in propria tutela».

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