rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Valvole killer, azienda ospedaliera su diffida: "Non potevamo fare altrimenti"

Il legale dell'azienda ospedaliera di Padova spiega i motivi che hanno portato alla richiesta ai pazienti di restituire i soldi ricevuti come parziale risarcimento

"La richiesta è legata al fatto che era stato siglato un accordo che prevedeva la liquidazione di parte del risarcimento previsto in primo grado, con l'obbligo però da parte dei riceventi di procedere alla restituzione in caso di assoluzione definitiva in sede di responsabilità civile per la stessa Azienda". Così l'avvocato Maria Grazia Calì, legale dell'azienda ospedaliera di Padova, spiega la richiesta di restituzione degli anticipi di risarcimento dati ai pazienti o ai familiari degli stessi coinvolti come parte lesa nell'inchiesta sulle cosiddette "valvole killer".

"Come ente pubblico - aggiunge la legale - non potevamo anticipare del denaro senza un obbligo legato alle conclusioni dell'iter giudiziario. Seppure comprendendo il dolore dei pazienti e dei familiari per la loro vicenda, non potevamo agire in modo diverso".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Valvole killer, azienda ospedaliera su diffida: "Non potevamo fare altrimenti"

PadovaOggi è in caricamento