Un depliant interattivo per scoprire i casi di diritti umani negati in Turchia
Iniziativa nella sede dell’ordine degli avvocati presso il Palazzo di Giustizia di Comune, Ordine degli Avvocati e Giuristi Democratici in favore dei diritti umani in Turchia. L'autore delle illustrazioni, Claudio Calia: «E’ un utile promemoria digitale per le nostre coscienze»
Iniziativa nella sede dell’ordine degli avvocati presso il Palazzo di Giustizia di Comune, Ordine degli Avvocati e Giuristi Democratici in favore dei diritti umani in Turchia. «Tutte le realtà qui oggi presenti sono consapevoli che per dare concretezza a questa azione è indispensabile praticare la tutela di queste persone. Non si tratta di ficcare il naso in un altro Stato ma vuol dire occuparsi di noi. C’è bisogno, anche per chi vive realtà autoritarie, di sapere che c’è un’attenzione pubblica molto ampia che è in grado di sottolineare le violazioni», ha spiegato il presidente dell’Ordine degli Avvocati, Leonardo Arnau. Presenti anche il Presidente dei Giuristi Democratici, avv. Leonardo Bruni; l'Assessora alla pace, ai diritti umani e alla cooperazione internazionale Francesca Benciolini; la coordinatrice del progetto, l'avvocata Aurora D'Agostino e il grafico - designer e autore di fumetti, Claudio Calia.
«Siamo ancora una volta – evidenzia l’assessora Francesca Benciolini - impegnati nella difesa dei diritti umani, in particolare su quelle figure che attivamente si prodigano per farli rispettare, pagandone le conseguenze. A Padova esiste un ufficio che si occupa di cooperazione e da lì nascono azioni che innescano relazioni tra la nostra città e territori anche molto lontani. Oggi siamo qui perché crediamo fortemente al ruolo dell'amministrazione che deve essere collante con tutte quelle realtà e associazioni che si occupano di progetti e temi legati ai diritti umani. C’è da noi un’attenzione particolare perché sappiamo che c’è tanto da fare anche da noi in Italia. Ma ci sono dei regimi in giro per il mondo che non danno l’opportunità di poter mettere in discussione certe privazioni. La vicenda turca è esemplare perché a essere colpiti sono proprio coloro che si battono per i diritti umani».
Spiega l'avvocata D'Agostino: «Con questo depliant abbiamo voluto essere diretti e usare un linguaggio che arrivi anche ai più giovani. I soggetti ritratti nel pieghevole sono avvocati che sono stati imprigionati per la loro professione. C’è anche chi per questo ha perso la vita. Abbiamo voluto rendere comprensibile a tutti quello di cui parliamo e delle vicende che hanno investito queste persone. Ma non ci sono solo avvocati, ci sono anche insegnanti, come nel caso della maestra di musica che per avere insegnato canzoni curde a dei bambini è stata imprigionata». L'autore del molto originale depliant è l'autore di fumetti, Claudio Calia. «Si volevano raccontare delle storie sui diritti umani così abbiamo avuto questa idea. In fronte e in retro presentiamo i testi necessari per raccontare complesse vicende. Poi, in modo semplice, c'è la possibilità attraverso un QR Code di avere più informazioni. E’ un utile promemoria digitale per le nostre coscienze». Ogni illustrazione disegnata è accompagnata da un QR Code che porta direttamente a un sito dove sono raccontate le vicende di tanti difensori dei diritti che, in Turchia, vengono perseguitati.