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Cronaca Campo San Martino

Sequestrata discarica abusiva nell'Alta: oltre 2,500 mc di rifiuti edili accatastati

I carabinieri forestali hanno denunciato il titolare di una nota ditta di costruzioni di Cittadella: i primi accertamenti sono iniziati nel 2018 e riguardano l'ampia superficie

Al termine di una articolata attività d’indagine iniziata nel 2018 in materia di gestione illecita rifiuti e discarica abusiva, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Padova, su incarico delegato dall’Autorità Giudiziaria, hanno sequestrato un’area di circa 10 ettari nel comune di Campo San Martino in località Via San Lorenzo. Già i primi accertamenti risalenti all’inverno scorso avevano portato al sequestro di 2500 mc di rifiuti inerti poiché rinvenuti all’interno di un’area che, seppur destinata ad una lottizzazione artigianale/industriale, è stata invece gestita come una discarica abusiva di rifiuti derivanti da attività di costruzione e demolizione.

La gestione illecita

Una volta individuata ed accertata la tipologia dei rifiuti che erano abbandonati in grandi cumuli, i militari sono riusciti a ricostruire l’iter della loro gestione illecita. Venedì al termine delle indagini è stato constatato che i fatto che l'abbandono di rifiuti abbia interessato un’area molto più vasta di quasi 10 ettari che è stata posta sotto sequestrato.La proprietà, una società immobiliare riconducibile al titolare di una nota impresa edile di Cittadella, nel lontano 2009 aveva eseguito dei lavori inerenti alcune opere di urbanizzazione all’interno del cantiere di lottizzazione “San Lorenzo” per la realizzazione di un’area artigianale/industriale. Le molte testimonianze raccolte e i documenti acquisiti hanno permesso di individuare il legale rappresentante dell’impresa edile coinvolta come responsabile della realizzazione e gestione abusiva, nel tempo, di una vera e propria discarica a cielo aperto di rifiuti senza alcuna autorizzazione.

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Abuso edilizio

Una successiva fase dell’indagine, nata da alcuni particolari raccolti da vari testimoni, ha fatto emergere profili di responsabilità penale anche per il reato di abuso edilizio, in quanto successivamente al conferimento illecito di rifiuti, questi venivano interrati con lo scopo di innalzare il piano di campagna con opere non autorizzate e non previste nel permesso di costruire rilasciato dal comune. Ora, il responsabile dovrà procedere alla rimessa in pristino dell’area tramite la rimozione dei rifiuti, i quali verranno preventivamente caratterizzati per verificare l’eventuale presenza di rifiuti pericolosi, per poi essere destinati a siti di smaltimento/recupero autorizzati.

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