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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Conselve, residenti vicino alla distilleria Bonollo ricorrono al Capo dello Stato contro l'ampliamento

In attesa che gli esposti alla magistratura producano un'indagine approfondita della questione

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

E' partito giorni fa nell'assoluta discrezione dei cittadini residenti di Conselve il ricorso legale al Presidente della Repubblica contro le delibere 63 e 78 sull'ampliamento della Distilleria Bonollo.

Ricordiamo che l'intento dell'azienda Bonollo, col beneplacito del comune e dell' amministrazione che lo rappresenta, è quello di far avallare un'operazione che fin dalla propria struttura appare e lo è a tutti gli effetti, controversa e colma di ombre, sia procedurali che sostanziali. Alcune decine di cittadini residenti prevalentemente della zona soggetta ai fenomeni di inquinamento della Bonollo, si sono riuniti per sottoscrivere un RICORSO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, affinchè le delibere "incriminate" vengano CANCELLATE e si proceda, in altra direzione, rispetto l'ampliamento della distilleria.

Un appello simbolo del malessere, come testimonianza di ciò sono le ben 1015 firme allegate al ricorso e raccolte dal Comitato Lasciateci respirare di Conselve (presso il Presidio a fianco della distilleria), nonchè dall'Ass.ne Il Moraro di Bagnoli, da Legambiente circolo Il Pettirosso, dal Comitato L'Olmo di Conselve, dalla Lista Vivere Conselve del locale Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle, (queste ultime rappresentanti l'opposizione in Consiglio Comunale) in una scorsa giornata collettiva di sensibilizzazione al problema Bonollo.

Ricordiamo che l'intera operazione promossa dalla Bonollo, garantirebbe alla distilleria di godere di ogni sorta di concessione, autorizzazione, permesso, diversamente difficili da ottenere nella logica delle cose ... a meno di contemplare, come in questo caso, la totale e precisa volontà del comune ad "obbedire" o quanto meno ad accondiscendere ad ogni proposta proveniente da quell'azienda! Si rileva infatti che nelle valutazioni, che da sole otterrebbero il diniego ad una operazione così "lasciva" dal punto di vista amministrativo e morale, non viene contemplato il malessere diffuso dei cittadini che vivono il problema e certamente i medesimi non sono stati nè considerati nè opportunamente ascoltati, ma anzi sono state volutamente "omesse e banalizzate" tutte le denunce e le segnalazioni sui forti disagi ed i pericoli costanti e permanenti sulla salute e l'ambiente.

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