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Cronaca

"Nessuno che la stupri", frase choc alla Kyenge: condanna confermata

La Suprema Corte conferma la sentenza del tribunale di Padova e della Corte d'Appello di Venezia: 13 mesi, pena sospesa, e il divieto di partecipazione politica per 3 anni per l'ex consigliera leghista Valandro

Confermata anche dalla Suprema Corte, come riportano i quotidiani locali,  la condanna, già inflitta dal tribunale di Padova e poi dalla Corte d'Appello di Venezia, a 13 mesi di reclusione (pena sospesa) e al divieto, per tre anni, di partecipazione a campagne elettorali e manifestazioni di propaganda politica, nei confronti dell'ex consigliera leghista dell'Arcella, Dolores Valandro, accusata di istigazione alla violenza per motivi razziali, per un post su Facebook, scritto nel giugno 2013, rivolto all'allora ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge.

"NESSUNO CHE SE LA STUPRI". "Ma mai nessuno che se la stupri, così tanto per capire cosa può provare la vittima di questo efferato reato". Queste le parole incriminate, scritte sul social network da Dolores Valandro, in seguito espulsa dal partito. L'avvocato difensore, Massimiliano Nicolai, ha annunciato l'intenzione di fare ricorso alla Corte Europea di Strasburgo.

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