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Cronaca

Domenico assunse farmaci prima di morire? Disposti nuovi esami Spettacolo a scuola e una veglia

Affidate analisi genetiche, tossicologiche e farmacologiche, per chiarire se il ragazzo potesse avere assunto sostanze tali da alterarne lo stato psicofisico e condizionarne in maniera determinante gli ultimi momenti di vita

Martedì, il sostituto procuratore di Milano Claudio Gittardi, titolare dell'inchiesta sulla tragica morte di Domenico Maurantonio - Domenico Maurantonio, studente morto a Milano: "Impossibile caduta accidentale"
lo studente del liceo Nievo di Padova precipitato nella notte tra sabato e domenica per cinque piani, da una finestra dell'hotel Leonardo Da Vinci, nella periferia di Milano, dove era in gita per visitare l'Expo
- ha affidato agli esperti l'incarico di effettuare accurate analisi di carattere genetico, tossicologico e farmacologico, per chiarire se il ragazzo potesse avere assunto sostanze tali da alterarne lo stato psicofisico e condizionare in maniera determinante gli ultimi momenti di vita del giovane, sino alla caduta mortale.

LE INDAGINI. Si tratta di accertamenti necessari a dare una risposta ai tanti interrogativi su una morte che, ad 11 giorni dal dramma, ancora non trova una spiegazione. Gli investigatori, infatti, hanno da subito escluso la pista del suicidio e quella della caduta accidentale. All'origine della disgrazia, forse, una goliardata o un festino finito male. Sembra infatti che, oltre a bere in compagnia, il 19enne quella notte avesse accusato un forte malore allo stomaco (ma ancora non è chiaro - lo stabiliranno gli esami farmacologici - se abbia ingerito, magari involontariamente, un lassativo). Così, nel tentativo di espletare i suoi bisogni, avendo trovato il bagno chiuso, sarebbe arrivato volontariamente al davanzale della finestra. Resta ancora da chiarire anche quel "segno oblungo" trovato su uno degli avambracci del 19enne nella parte anteriore, che potrebbe far pensare a qualcuno che avesse tentato di tenerlo per evitare la caduta.

L'AVVOCATO. Anche il legale della famiglia, il fiorentino Eraldo Stefani, ha chiesto la consulenza di un medico legale di parte, da affiancare agli esperti nominati dal sostituto procuratore. Si tratta di Massimo Montisci, dell’Istituto di medicina legale dell’università di Padova. Stefani, lunedì, ha trascorso molte ore a casa dei genitori di Maurantonio, alla presenza anche della fidanzatina di Domenico: "È stato un incontro doveroso - aveva detto - perché sono stato nominato da loro difensore. Restiamo in attesa dei risultati degli esami. Non siamo in condizione di fare ipotesi per il momento".

PER RICORDARE DOMENICO. In attesa della verità sulla morte del 19enne padovano, la compagnia teatrale della scuola andrà in scena, giovedì alle 20.45, all'auditorium del liceo Modigliani, con lo spettacolo "Oltre il muro – 9/11/1989", che l'istituto ha deciso di dedicare a Domenico Maurantonio. In suo ricordo, alle 19.30 di venerdì, la parrocchia di Altichiero, dove risiede la famiglia del ragazzo, ha annunciato una commemorazione. La mamma di Domenico ha voluto dedicare al figlio la poesia di Eugenio Montale "Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale".

VERITÀ PER DOMENICO. Venerdì, durante i funerali del figlio, papà Bruno aveva lanciato un appello: "Tutti abbiamo un debito di verità e di coscienza nei confronti di Domenico", aveva detto. Alle sue parole, si sono aggiunte quelle del parroco di Altichiero, don Lorenzo, che, nel corso dell'omelia, ha esortato a confessare quanto ancora possa esservi di taciuto, "nascosto sotto il magone e la paura". Chiedono verità per il 19enne anche le oltre mille persone entrate a far parte della "comunità" virtuale "Domenico Maurantonio", nata nei giorni scorsi su Facebook. Il social network ha raccolto anche lo sfogo-denuncia della madre dello studente: "Lo hanno lasciato morire solo".


 

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