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Cronaca

Studente morto in gita a Milano Domenico "solo quando è caduto"

Le indagini sulla morte dello studente del Nievo di Padova precipitato dall'hotel Da Vinci sembrerebbero escludere la presenza di una seconda persona al momento della tragica caduta dalla finestra

Possibile svolta nelle indagini per la morte di Domenico Maurantonio, lo studente del liceo Nievo di Padova precipitato il 10 maggio scorso dal quinto piano dell'hotel Da Vinci di Milano. Sembra esclusa la presenza di una seconda persona al momento della caduta dalla finestra dell'albergo.

DOMENICO ERA SOLO? Allo stato delle indagini, gli accertamenti condotti dagli investigatori milanesi che negli ultimi 50 giorni hanno ascoltato i suoi compagni di classe e gli altri studenti del liceo passando al setaccio tutti i loro messaggi, sms e WhatsApp, porterebbero ad escludere la presenza di una seconda persona insieme a Domenico al momento della tragedia.

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"DOMENICO ERA UBRIACO". È un'ipotesi ancora parziale e tutta da verificare. Che però, se fosse confermata, rappresenterebbe una svolta nelle indagini perché porterebbe ad escludere la pista dello scherzo (inteso come spinta da parte di un compagno) finito in tragedia. È stato accertato che il giovane aveva bevuto parecchio e che il suo stato psico-fisico era alterato. Si trovava insomma in una condizione di semi-incoscienza e proprio per questo - è una delle ipotesi sul tavolo degli investigatori - potrebbe aver fatto tutto da solo.

LA CADUTA. Per avere un quadro più dettagliato non resta che aspettare l'esito degli accertamenti disposti, tra l'altro, per capire quale fosse la posizione dello studente padovano al momento di cadere. Non è infatti ancora chiaro se Domenico si trovasse in piedi sul davanzale della finestra, se fosse seduto e se sia scivolato. Dalle sperimentazioni cinetiche effettuate dagli agenti della polizia scientifica sul luogo della tragedia sembrerebbe che sia precipitato "a piombo", vale a dire con un volo parallelo e rasente alle pareti dell'hotel. Non si sa ancora come mai il corpo si trovasse in una posizione diversa rispetto a quella della traiettoria "naturale" della caduta.

LE TRACCE DI DNA. Restano un mistero anche le tracce di Dna trovate sotto le unghie di Domenico. Non è neppure chiaro se quel materiale genetico appartenga allo stesso Domenico o a qualcuno degli altri studenti che era in gita insieme a lui. Gli esami genetici potrebbero comunque non portare a nulla, considerato anche che il giovane si era fatto una doccia poco prima della tragedia.

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