Spacciatore di lungo corso riforniva la piazza termale di cocaina: in manette
Nel corso della perquisizione dell’abitazione, eseguita durante l’arresto, i carabinieri hanno rinvenuto 60mila euro in contanti, nonché 11 grammi di cocaina e un bilancino di precisione
Sabato, i carabinieri della stazione di Montegrotto Terme, al termine di una meticolosa indagine, in collaborazione con i militari di Limena, hanno stretto le manette ai polsi di I.G., tunisino 28enne, domiciliato a Villafranca Padovana e volto noto alle forze di polizia, raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del ribunale patavino che, concordando con le risultanze investigative degli operanti, lo ha ritenuto responsabile del reato di spaccio di sostanze stupefacenti continuato.
INDAGINE. L’attività investigativa è iniziata nel trascorso mese di gennaio, quando i militari della stazione termale hanno appreso della presenza di uno spacciatore nord africano che, da alcuni mesi, riforniva la piazza locale di cocaina, marijuana e hashish, espandendosi fino a quella, ritenuta più proficua, della vicina città di Padova, senza tralasciare quella del comune dove era domiciliato. Gli accertamenti condotti consentivano di individuare l’odierno arrestato quale principale sospettato; sospetto che si tramutava in certezza dopo l’esecuzione di alcuni servizi di osservazione e pedinamento. Da allora è iniziata una intensa attività di riscontro con l’utilizzo di mezzi tecnici e la raccolta delle testimonianze di svariati acquirenti, che hanno consentito di costruire il palco accusatorio nei confronti del maghrebino.
DENARO E DROGA. I carabinieri hanno accertato un'attività illecita di cessione nei confronti di giovani, ma anche adulti, per un periodo che va dal mese di settembre a quello di dicembre 2016. Nel corso della perquisizione dell’abitazione, eseguita durante l’arresto, è stata rinvenuta la cospicua somma di circa 60mila euro in contanti, nonché 11 grammi di cocaina e un bilancino di precisione, il tutto sottoposto a sequestro. I.G. è stato associato alla Casa Circondariale di Padova.