Sostenibilità, Padova resta indietro Legambiente: "Politica miope"

A meno di quindici giorni dalla diffusione dell'ultimo rapporto dell’Agenzia europea per l’ambiente che indica Padova come la più inquinata d’Europa per lo smog fotochimico, ovvero per sforamenti in materia di ozono, per la città euganea altre brutte notizie sul fronte dell'ambiente. Secondo "Ecosistema urbano" infatti - la "fotografia" dei capoluoghi che Legambiente scatta annualmente, in collaborazione con il Sole 24 Ore - Padova segna ancora una volta il passo e, sulla base dei dati forniti da Comune, e Istat per l’anno 2012, conquista un indice globale di sostenibilità di 53,22%, appena sufficiente e leggermente peggiore dello scorso anno dove registrava 53,47. Lontano dall’eccellenza o quanto meno dal 70% che riscontrano molte città europee (ma una sola in Italia: Trento). "A parte singole, rare eccezioni individuali, è il governo della nostra città, nel suo complesso, a non vedere ancora l’ambiente come opportunità di sviluppo" commenta Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova.

LE EMERGENZE. Nonostante migliori in diversi parametri, tra quali spiccano l’aumento della raccolta differenziata (45,7%) e degli impianti solari termici e fotovoltaici (29,19 kilowatt installati ogni 1000 abitanti), e abbia un’estesa rete di piste ciclabili (15,19 metri ogni 100 abitanti), Padova resta attanagliata dai problemi di sempre: in primis l'inquinamento dell'aria, mentre per la contrazione del trasporto pubblico urbano diminuiscono ancora i passeggeri annui: scendendo, nel giro di un anno, da 146 a 136. "Resta poi l’abnorme consumo di suolo - aggiunge Passi - e l’alluvione edilizia con tutti i guasti a cascata che comporta: aumento della mobilità privata, inquinamento, perdita di qualità territoriale. Da tempo Legambiente chiede una revisione dell’edificazione prevista dai piani comunali, che con 4.692.124 metri cubi è assolutamente sovradimensionata".

23 CITTÀ FANNO MEGLIO DI NOI. Tanti i capoluoghi che precedono in classifica la città del Santo, da Ravenna col 53,23 a Bologna col 56,12, a Venezia col 64,85, a Trento col 71,38. "Anche le città meglio piazzate in Ecosistema urbano - sottolinea Legambiente - non sono le città più sostenibili, sono le meno insostenibili. Infatti, negli indicatori che concorrono a definire l’indice di sostenibilità in 13 Padova è stazionaria o peggiora, e solo in 11 migliora, rispetto alla scorsa edizione. Le performance ambientali delle città sono valutate all’interno di tre grandi categorie: 15 grandi città, sopra i 200.000 abitanti (in cui rientra anche Padova), 44 medie città, tra 200.000 e 80.000 abitanti, e 45 piccole città, sotto gli 80.000 abitanti. Ma Padova, per popolazione in realtà è molto più simile ad una città media, che a Roma, Milano, Napoli, Palermo Firenze ecc. con le quali è comparata, ed è quindi scontato che si piazzi bene tra città che per dimensioni hanno intrinseci problemi ambientali molto più grandi dei nostri. Tra le 44 città medie risulterebbe ventunesima, cioè a metà classifica, dove è sempre è stata prima della suddivisione di Ecosistema urbano in tre categorie".

IL COMUNE: Commento ottimistico ai dati

REPLICA. “Il terzo posto tra le grandi città in Ecosistema urbano di Legambiente non ha un gran significato: il Comune di Padova ha poco da rallegrarsi - replica Passi - Quello che importante nella lettura di ecosistema urbano di Legambiente è l’indice complessivo di sostenibilità che è 53,22%, appena sufficiente e leggermente peggiore dello scorso anno dove registrava 53,47. Lontano dall’eccellenza o quanto meno dal 70% che riscontrano molte città europee (ma una sola in Italia: Trento). Ventitre città fanno meglio di noi: da Ravenna col 53, 23, a Bologna col 56,12 a Venezia col 64,85, a Trento col 71,38. Anche le città meglio piazzate in Ecosistema urbano non sono le città più sostenibili, sono le meno insostenibili".