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L'università a prova di terremoto Indagine sugli edifici dell'Ateneo

Dopo i sismi del 20 e 29 maggio 2012, è diventato fondamentale il monitoraggio delle strutture, soprattutto le più datate, per metterle in sicurezza. A Padova non vengono segnalate particolari emergenze

Le strutture dell’università di Padova non corrono rischi sismici tali da prevedere interventi immediati. Questo il responso di un’indagine approfondita, condotta con le più moderne tecnologie, coordinato dal professor Armando Gennaro, prorettore all’Edilizia, dal professor Giuseppe Maschio, delegato del rettore alla sicurezza statica degli edifici, e dal professor Claudio Modena, ordinario di Tecnica delle costruzioni.

ATTIVITÀ DI VERIFICA. La struttura edilizia di un Ateneo vasto e complesso come quello di Padova, in buona parte costituita da edifici storici sottoposti a vincoli artistici, rende molto delicato ogni intervento operativo e conservativo soprattutto in tema di sicurezza statica e prevenzione sismica. L’attività di verifica sismica sugli edifici pubblici, come quelli di Ateneo, oltre che un obbligo normato per legge, rappresenta anche uno strumento per la previsione e prevenzione dei rischi. Negli ultimi tre anni è stato dato un notevole impulso allo studio relativo alle verifiche sismiche degli edifici dell’ateneo. Tale attività ha avuto origine in conseguenza dei sismi del 20 e 29 maggio 2012.

GRUPPO DI LAVORO. L’attività svolta si è prevalentemente concentrata su interventi operativi e conservativi degli edifici universitari, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza statica, ed in particolare è stata condotta una campagna organica di verifiche strutturali riguardante la stabilità sismica dei principali edifici universitari. L’attività è stata condotta attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro costituito ad hoc negli scorsi anni e supportata dall’attività di un dottorando di ricerca che usufruisce una borsa di dottorato sul tema “Sviluppo di metodologie per la valutazione della vulnerabilità sismica di edifici strategici e rilevanti ed applicazione al patrimonio edilizio dell’università di Padova” finanziata dall’ateneo.

PROGETTO SU TRE FASI. Il progetto si è sviluppato su un'indagine conoscitiva preliminare su edifici selezionati in base a diverse caratteristiche costruttive che rappresentano le diverse tipologie del patrimonio edilizio dell’ateneo Patavino. È seguita una seconda fase in cui si è passati ad uno studio più approfondito. I risultati ottenuti per la fase 2 hanno permesso di verificare in modo più dettagliato lo stato effettivo degli edifici; tale studio ha permesso di verificare un’effettiva riduzione del rischio reale. Infine la terza fase ha permesso la definizione delle curve di fragilità degli edifici e la stima delle categorie di danno.

NON CI SONO URGENZE. Non sono emerse situazioni di particolare rischio da dover prevedere interventi immediati in urgenza. Sulla base dei risultati ottenuti è possibile definire i costi degli interventi, e quindi predisporre un programma temporale di interventi progressivi a partire dalle situazioni di maggior criticità e rischio definiti sulla base dei rilievi e del metodo a indici di rischio già precedentemente definito. Ciò comporta anche una razionalizzazione degli interventi unita a una riduzione dei costi.

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