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Cronaca Campodarsego

"Siamo senza soldi", Egidio scrisse la sua disperazione in 24 punti

Prima di morire sparandos con un fucile, il cofondatore del gruppo Maschio Gaspardo aveva stilato un elenco dei problemi della sua azienda. A conclusione, la frase "Sono disperato, cosa posso fare?"

Ventiquattro punti, scritti a penna e numerati su dei fogli A4 appoggiati sulla scrivania. Sono il racconto schematizzato di una disperazione. La disperazione di Egidio Maschio, 73 anni, di Campodarsego, fondatore nel 1964, con il fratello Giorgio, del gruppo Maschio Gaspardo, leader mondiale nella meccanica agricola, morto suicida, lo scorso 24 giugno, dopo essersi sparato un colpo al petto con un fucile nella sala riunioni della sua azienda.

VENTIQUATTRO CRUCCI. "Siamo senza soldi. Sono disperato, cosa posso fare?". Si chiude così, come riportano i quotidiani locali, l'elenco dei crucci dell'imprenditore. Una scritta in stampatello, quasi un ultimo grido, prima di farla finita. I ventiquattro problemi della sua azienda - anche se, negli ultimi tempi, era stata affidata ad un team esterno di manager per superare la crisi - sarebbero stati tutti lì, in quei fogli: dalla necessità di abbassare i costi dell'azienda, al cattivo fuzionamento di alcuni prodotti, ai debiti, ai mancati guadagni. Sarebbero stati questi gli ultimi pensieri e le ultime angosce di Egidio prima di morire.

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