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Cronaca

Emergenza sanitaria: progetto di formazione rivolto al Triveneto

L’Azienda Ospedaliera di Padova (provider per l’accreditamento) in collaborazione con la Croce Rossa Italiana e con il supporto di Janssen Italia, ha dato vita ad un progetto di formazione destinato al personale medico-sanitario che affronta la gestione delle emergenze

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Il percorso formativo che si articola in 11 moduli, fino a dicembre 2012, si svolge tra Jesolo, Verona e Padova ed è aperto al personale dipendente dell’Azienda Ospedaliera di Padova, a quello volontario e dipendente di tutte le componenti della Croce Rossa Italiana del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e del Trentino Alto Adige. I docenti provenienti dalle componenti della Croce Rossa Italiana e dal personale dell’Azienda Ospedaliera di Padova o altre Aziende del Triveneto, tratteranno: il Basic Life Support Defibrillation e il Pediatric Basic Life Support, l’approccio e la gestione del paziente traumatizzato, le maxi-emergenze e gli incidenti maggiori, l’emergenza ostetrica, neonatale e pediatrica, le emergenze nucleari, biologiche, chimiche e radiologiche.

Ho sempre creduto nell’integrazione di tutte le componenti della complessa realtà sanitaria del nostro Paese, con particolare riguardo alle figure professionali preposte alle operazioni di soccorso – ha dichiarato il dottor Giampietro Rupolo, Direttore Sanitario dell’A. O. di Padova – sia che si tratti di persone deputate a questo ruolo da un punto di vista istituzionale, sia che appartengano ad Associazioni di volontari, mosse da spirito umanitario. Spesso, tuttavia, può capitare che nelle situazioni di pericolo, alcune realtà, come le forze armate, che non hanno il compito specifico di intervenire in campo medico-sanitario, debbano, comunque, prestare aiuto ad altre persone. Per questo - continua Rupolo - diventa fondamentale un processo continuo di formazione per far comprendere a tutti gli attori in campo (personale delle Aziende Ospedaliere, Croce Rossa, Corpo Militare della Croce Rossa) come durante un’emergenza si debba intervenire in modo coeso, parlando tutti lo stesso linguaggio sia per gli interventi operativi, che per quelli sanitari”.

La gestione dell’emergenza, di qualsiasi genere si tratti, è, dunque, un meccanismo articolato, che implica una complessa “macchina” di interventi dove contano la logistica e le strutture, ma dove soprattutto riveste un ruolo fondamentale la competenza dei medici e del personale medico-sanitario.

Le problematiche connesse alle emergenze nazionali, evidenziate anche dai recenti episodi di cronaca relativi all’attività sismica in Emilia Romagna, hanno messo in luce l’importanza della rapidità dei soccorsi, ma soprattutto hanno evidenziato la necessità di qualificazione del personale che presta i primi interventi alle persone coinvolte in questi eventi.

In questo contesto si inserisce il progetto di formazione che si propone di qualificare ulteriormente i volontari appartenenti al Corpo Militare e al Corpo delle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana, di accrescere le conoscenze del personale alla luce delle esperienze fatte dalla Croce Rossa Italiana in occasione sia delle emergenze nazionali (terremoti, emergenza migranti), che internazionali (interventi in Georgia, Haiti, Corno d’Africa) e nelle attività addestrative a sostegno delle Forze Armate in territorio nazionale.

Ritengo che il mantenimento di un dialogo tra le componenti della Croce Rossa Italiana e le Istituzioni sanitarie del Paese, sia civili, che militari, sia elemento fondamentale per poter garantire una maggior sostenibilità degli interventi sanitari, creando una migliore osmosi tra le caratteristiche di ciascuno, pur nel mantenimento della propria identità – conclude il dottor Rupolo – Infine vorrei sottolineare l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato,  per poter garantire la qualità dell’assistenza. La disponibilità dimostrata da Janssen Italia è un chiaro esempio di come questa collaborazione possa trovare una concreta espressione”.

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