Dallo stato di allarme si passa a quello di emergenza, la siccità sembra non finire più
In peggioramento la portata nel fiume Adige, già chiuse alcune pompe. Anche per il LEB non sarà possibile mantenere il prelievo di 34 mc/s previsto per la stagione. La comunicazione del Consorzio di Bonifica Adige Euganeo
Riceviamo e pubblichiamo
Dallo stato di allarme si passa a quello di emergenza. A comunicarlo è il Consorzio di Bonifica Adige Euganeo, in quanto la situazione delineata dall’Osservatorio per gli utilizzi idrici del distretto Alpi Orientali, riunitosi nei giorni scorsi, appare di particolare criticità per quanto riguarda gli usi irrigui nei vari comprensori consortili. Anche l’Autorità di Bacino ha già confermato che sussistono condizioni tali da permettere alla Regione di assumere deroghe temporanee al Deflusso Minimo Vitale, per diversi fiumi veneti. A preoccupare l’Ente di via Augustea è soprattutto lo stato del bacino dell’Adige, che come noto rappresenta l’unica fonte di approvvigionamento idrico del territorio servito dal Consorzio di Bonifica Adige Euganeo, in quanto la situazione generale appare in progressivo peggioramento. Le mancate precipitazione nelle scorse settimane su tutto l’arco alpino hanno fatto perdere porta al “grande fiume” molto in fretta. La situazione registrata al punto idrometro di Ponte San Lorenzo, in provincia di Trento, è passata dai circa 190 mc/s, attestati il 12 luglio, ai 140 del 14 luglio.
La peggiore settimana dell'anno
«Stiamo andando incontro alla peggiore settimana dell’anno – spiega il presidente del Consorzio di Bonifica Adige Euganeo, Michele Zanato – equivale ad una piena, ma al contrario. Gli effetti della riduzione di portata nel fiume Adige li stiamo rilevando già da qualche giorno sulle derivazioni nella riviera che va da Castelbaldo ad Anguillara Veneta. In alcuni casi è stato necessario fermare le pompe di prelievo per evitarne la rottura. Inoltre, un deflusso di 140 mc/s, ossia il regime che le province di Trento e Bolzano garantiscono di poter fornire nei prossimi giorni attraverso il prelievo dei bacini idroelettrici, anche se tale dato sembra già in diminuzione, non è compatibile con il mantenimento del massimo prelievo previsto dal Consorzio LEB, che in questo mese è di 34 mc/s».
Le criticità aumentano
Ciò significa che se la portata del Bisatto si abbassasse ulteriormente, come purtroppo i tecnici del Consorzio stanno già rilevando, non sarà possibile integrare il suo regime derivando acqua dal LEB a ponte di Barbarano, come è stato fatto in questi ultimi giorni. A risentirne saranno anche le derivazioni verso il canale Bagnarolo e il fiume Vigenzone, riproponendo le stesse condizioni di criticità manifestate un paio di settimane fa nei comuni di Pernumia, Monselice, Tribano e su tutta l’asta del canale Altipiano.
Si aspettano le piogge
«Spero sia una situazione transitoria – conclude Zanato – spero che le piogge annunciate per la fine di luglio arrivino davvero e che siano abbondanti da permette il ripristino degli ordinari regimi d’acqua in tutta la rete consortile. E’ un periodo davvero di “magre” eccezionali, mai rilevate in passato, che tuttavia non dovrebbe incidere sui raccolti. Finora l’acqua è stata disponibile, le colture ne hanno giovato, ma dobbiamo fare i conti con un clima che appare ogni anno sempre più severo e quindi sempre più complicato da gestire».