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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Enpa Padova: “Qui gladio ferit, gladio perit”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Riceviamo e pubblichiamo:

“Riponi la tua spada al suo posto; perché tutti quelli che impugnano la spada, di spada periranno” Vangelo di Matteo (26,52).

“Una legge di compensazione”. E’ questo il duro commento dell’E.N.P.A. Padova dopo i fatti accaduti domenica 8 novembre 2015 a Rovolon e a Cervarese S.Croce, che pare abbiano visto questa volta dei cacciatori come vittime di taglio gomme dell’auto e ostilità. Lo stesso destino era toccato in precedenza, il 31 ottobre 2015, alle Guardie Zoofile dell’ENPA. Non è infatti possibile quanto sostenuto da Oscar Stella, Presidente di Federcaccia Padova, che ha dichiarato che gli pneumatici dell’auto delle Guardie Zoofile sarebbero state tagliate da un presunto “fuoco amico” di animalisti teppisti che “si accaniscono contro le auto in sosta nell’area di caccia, come se fossero tutte dei cacciatori”. Infatti, sabato 31 ottobre, di individui incappucciati nemmeno l’ombra, al contrario, le Guardie Zoofile, impegnate nella compilazione di verbali a duecento metri dalla propria vettura, notavano unicamente un viavai di cacciatori. Se invece i fatti di domenica 8 novembre venissero confermati (non si possiedono informazioni di prima mano e la Polizia Provinciale non è tenuta a riferire dei propri accertamenti) sarebbero molto più interpretabili come una diretta conseguenza degli atti di bracconaggio avvenuti tra Rovolon e Cervarese un po’ di tempo prima e di quanto già accaduto alle Guardie ENPA.

“La società non è insensibile a quanto accade attorno a noi” – ha dichiarato Riccardo Crepaldi, Guardia Zoofila ENPA Padova – “e può succedere che, di fronte ad atti di bracconaggio e ad atti teppistici a danno di chi protegge la Natura, qualcuno decida di ripagare con la stessa moneta il danno arrecato. Azioni ingiuste come l’uccisione di specie protette, quali il frosone, la pispola e il fringuello, vengono giustamente percepite dalla collettività come un affronto, come atti di violenza e sopraffazione compiuti dai bracconieri. Qualcuno si copre il capo con un cappuccio e risponde a suo modo. Non meravigliamoci dunque. Ed è per questo che la certezza della pena è essenziale per non determinare azioni di giustizia fai da te. Detto ciò, ci dissociamo chiaramente da quanto sembra avvenuto domenica 8 novembre a danno di un dirigente di Federcaccia. Non auguriamo il male a nessuno e siamo nonviolenti con convinzione, anche con quelle persone rispetto alle quali abbiamo lecitamente idee differenti e  posizioni inconciliabili”.

Ma c’è ancora chi invano tenta di intimorire le Guardie Zoofile dell’ENPA Padova. Nella notte tra il 9 e il 10 novembre 2015, ignoti hanno lasciato un sacchetto di plastica contenente piume e penne di uccelli protetti morti, davanti all’abitazione di una Guardia Zoofila padovana. Tra le piccole penne si riconoscono anche quelle di fringuello, verso i quali la persecuzione non sembra avere epilogo. Come se non bastasse, sempre domenica 8 novembre 2015, i volontari della L.I.P.U. Padova hanno recuperato una poiana moribonda in via Eritrea a Selvazzano Dentro (PD). La visita e la radiografia dell’animale hanno rivelato una frattura all'avambraccio dovuta a munizioni usate dai cacciatori. Un pallino di piombo ha attraversato l’animale fino a fuoriuscire creando un punto di frattura. Un altro pezzo di piombo è conficcato nella spalla sinistra dell’uccello. L’animale appare fortemente debilitato e non è in grado di reggersi sulle zampe. La poiana (Buteo buteo), rapace di medie dimensioni con ali ampie, ha una lunghezza di 50-55 cm e un'apertura alare che oscilla tra i 110 e i 130 cm. In aria sfrutta le correnti ascensionali, roteando a lungo senza battere le ali. Per le sue particolarità non può essere confusa con alcuna specie cacciabile neanche dal più ignorante dei cacciatori privo di occhiali. Un atto di violenza criminoso e intenzionale pertanto.
Continua dunque l’odio dei cacciatori per tutti quegli animali loro “concorrenti”, in quanto la poiana talvolta può predare anche degli altri uccelli. Dopo  incendi estivi, contaminazione da pesticidi, saturnismo, collisione contro cavi sospesi, apertura di nuove strade, frammentazione degli habitat e interventi selvicolturali, la poiana viene anche uccisa illegalmente dai cacciatori.
La poiana, come gli altri rapaci, è protetta dalla Convenzione di Washington (CITES) del 1975, dalla Convenzione di Berna del 1979, dalla Legge Statale 157/92, dalla Direttiva 79/409/CEE "Uccelli" e dalla  Direttiva 92/43/CEE "Habitat". Per colpa di un delinquente non vedremo più la Poiana in volo a "Spirito Santo" sui cieli di Selvazzano.


ENPA Sez. di Padova
 

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