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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Epatite C, Aifa adotta i trattamenti personalizzati elaborati a Padova

Contro la principale causa di cirrosi, tumore del fegato e trapianto epatico, il dipartimento di Medicina molecolare dell'università patavina ha creato un sistema di algoritmi che rende più mirate ed efficaci le terapie

Si chiama Ottimo 2013 ed è l'acronimo di un progetto sviluppato dal dipartimento di Medicina molecolare dell'università di Padova per rendere più accurate le prescrizioni mediche contro l'epatite C. In sostanza si tratta di un sistema che, grazie a sofisticate formule personalizzate, ottimizza il trattamento della malattia. Una nuova frontiera accolta con entusiasmo dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che ha inserito Ottimo 2013 sul proprio portale web come primo esempio di algoritmi terapeutici personalizzati.

EPATITE C E ATTUALI TERAPIE. Nel nostro Paese costituisce la principale causa di cirrosi, di tumore del fegato e di trapianto epatico: l'epatite C è senza dubbio annoverabile fra le patologie di più grande impatto sociale ed economico, da qui l'importanza di un'accuratezza prescrittiva sempre maggiore. È oggi disponibile una terapia antivirale che può essere efficace in oltre il 50-60% dei pazienti infettati dal tipo 1 di HCV, la forma più frequente di epatite C in Italia, ma anche quella più difficile da curare. Questa terapia, definita “triplice” in quanto basata sulla combinazione di tre farmaci, Interferone, ribavirina e un antivirale diretto, Boceprevir o Telaprevir, a fronte dell’innegabile beneficio clinico, presenta notevoli complessità negli schemi di somministrazione e richiede un attento e costante monitoraggio dei pazienti in trattamento, in quanto può essere gravata da effetti collaterali, anche importanti.

LE NOVITÀ DI OTTIMO 2013. I ricercatori padovani hanno quindi sviluppato di recente una rete che collega su web le unità operative del Veneto che gestiscono i pazienti con epatite C nella nostra regione. Il progetto, che è stato varato in stretta collaborazione con la Regione, utilizza algoritmi personalizzati di trattamento che sono stati sviluppati utilizzando anche sofisticati modelli di simulazione con l’obiettivo di ottimizzare il rapporto rischio/beneficio, tenendo quindi conto dello stadio di malattia, della probabilità di successo della terapia e del rischio di sviluppare effetti collaterali gravi. Questi algoritmi, del tutto originali ed innovativi, sono stati presentati durante un recente convegno su epatite C, organizzato a Padova dai professori Giorgio Palù e Alberti, convegno che ha visto la partecipazione di tutti i maggiori esperti Italiani nel settore.

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