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Cronaca Due Carrare

Espropri terza corsia dell'A13: Coldiretti chiede incontro con la Società Autostrade

Due Carrare pagherà il tributo più elevato in termini di consumo di suolo agricolo, a rischio coltivazioni di radicchio e frutta, in totale coinvolte 223 aziende

Saranno 223 le aziende agricole coinvolte dagli espropri di terreno per la costruzione della terza corsia dell’autostrada A13 nel tratto che va da Padova a Bologna. L’agricoltura - scrive Coldiretti- dovrà pagare l’ennesimo tributo in termini di consumo del suolo e andranno perse decine e decine di ettari di suolo coltivabile. L’impatto maggiore si avrà nel territorio di Due Carrare, dove sono 121 le aziende che subiranno l’esproprio di terreni, più della metà. A seguire Monselice con 43 aziende, Pernumia con 37, Maserà con 19 e Albignasego con 3.

COLTIVAZIONI A RISCHIO

Un impatto significativo e non certo trascurabile su una parte della provincia vocata all’agricoltura, in particolare alle coltivazioni radicchi e ortaggi nel tratto settentrionale del tronco autostradale e a frutteti nella zona più a sud. Verrà meno una porzione significativa di terreno coltivato a radicchio bianco fior di Maserà, una tipicità di questo territorio, e proprio a Maserà sarà abbattuta anche una fascia tampone realizzata in una azienda agricola, un boschetto che crea una barriera naturale lungo l’autostrada.

COLDIRETTI PADOVA

Coldiretti Padova, dopo un ampio confronto con gli imprenditori interessati, ha chiesto un incontro urgente alla società Autostrade per approfondire i dettagli e la tempistica dell’operazione che avrà pesanti riflessi sulle aziende agricole del territorio. “C’è molta preoccupazione fra gli imprenditori – afferma Federico Miotto, presidente di Coldiretti Padova – perché per molti di loro questi espropri andranno a ridurre significativamente il terreno a disposizione per la coltivazione. Per alcuni poi c’è il rischio concreto di non avere più terreno a sufficienza per accedere alle risorse della Pac e del Psr, fondamentali per lo svolgimento e la prosecuzione di alcune attività agricole. Tutto ciò ha un costo che non può ricadere sulle nostre aziende, per questo ci siamo già attivati, insieme a Coldiretti Veneto, per calcolare i danni diretti e riflessi in modo analitico e non discriminatorio per le diverse realtà. A questo proposito abbiamo chiesto un incontro urgente con la Società Autostrade. Vogliamo instaurare da subito un rapporto all’insegna della massima trasparenza e di una metodologia rigorosa”.

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