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Cronaca Este / Via Pilastro

Giallo di Este, anziana morta con le caviglie legate: il suo portafogli non si trova

Dai primi riscontri investigativi risulta smarrito l'oggetto personale, contenente i documenti della 73enne Liliana Armellini, barista in pensione rinvenuta cadavere lunedì mattina nella sua abitazione in via Pilastro in circostanze poco chiare dalla badante, sentita come testimone

Tra gli oggetti personali che mancano all'appello della vittima c'è il portafogli, contenente al massimo qualche centinaio di euro per una barista in pensione, e i documenti. Gioielli, a detta dei parenti, in casa non ce ne sarebbero stati. Una rapina degenerata al punto da provocare la morte, magari anche non voluta, accidentale, per malore o caduta, della vittima. Questa la pista al momento più battuta dagli investigatori che indagano sul giallo di Este.

LA VITTIMA. Liliana Armellini, 73 anni, una vita dietro il bancone del bar dell'ex ospedale e della pasticceria da Gabri, sempre a Este, è stata rinvenuta cadavere lunedì mattina, intorno alle 9, dalla badante, una 35enne italiana del posto che la sera prima, intorno alle 20, aveva lasciato la donna, che vive con la sorella più anziana inferma, come al solito in buone condizioni, senza nulla che potesse far presagire quello che di lì a poco sarebbe accaduto. La badante, che non aveva le chiavi di casa, aveva suonato al solito il campanello, la porta era chiusa e, dall'interno, nessuno che le rispondesse o aprisse. Di qui la richiesta di soccorsi e l'intervento dei vigili del fuoco che, da una finestra sul retro, sono riusciti a penetrare nell'abitazione, una casa popolare a schiera, su due piani, in via Pilastro.

Carabinieri in via Pilastro

LA SCENA. All'interno, nel corridoio, il cadavere della 73enne, prona, un fiotto di sangue che le fuoriusciva dal viso, compatibile con una caduta accidentale. E quel nastro da pacchi marrone legato attorno alle caviglie. Questo il dettaglio che rende il caso, altrimenti facilmente archiviabile come una morte per caduta accidentale, un probabile omicidio. Infatti la scena altrimenti non sembrerebbe quella di un crimine. Solo una camera al piano superiore, non quella in cui dorme la sorella inferma che non avrebbe udito nulla, risulta un po' in disordine, compatibile peraltro con il fatto che è utilizzata come ripostiglio. Le altre stanze dell'abitazione non tradiscono alcuna intromissione dall'esterno. Porte e finestre non risulterebbero forzate. Ma sono anche datate e mani esperte con le serrature potrebbero anche aver trovato facile accesso e fuga senza lasciare traccia.

VIDEO: LA SALMA VIENE PORTATA VIA - INTERVISTA AL CUGINO DELLA VITTIMA - INTERVISTA AL SINDACO PIVA

TESTIMONI, IMPRONTE E TELEFONI. La badante, che dopo il ritrovamento del cadavere - la cui morte sembrerebbe risalire tra le 23 e la mezzanotte - ha avuto un malore ed è stata portata in ospedale a Schiavonia per degli accertamenti, è stata sentita in caserma a Este in qualità di persona informata dei fatti. Sentita anche la vicina, una giovane dell'Est che ha dichiarato di non aver sentito nulla. Fondamentale per le indagini saranno gli esiti dell'autopsia, che potranno far luce sulle cause della morte di Liliana, visto che a una prima indagine esterna il corpo non presentava segni evidenti di lesioni o percosse. Altrettanto basilari i riscontri delle impronte repertate, per capire se qualcuno di troppo si è introdotto nella casa, nonché l'incrocio dei dati telefonici della zona.

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